Impresa spaziale, il lander di Rosetta in bilico su un cratere della cometa: ipotesi ibernazione

Mercoledì 12 Novembre 2014
La prima foto inviata dal lander Philae dopo l'accometaggio

Solo due tre gambe del lander Philae sono saldamente appoggiate sulla superficie del nucleo della cometa mentre la terza risulta rialzata.

Non dovrebbero esservi rischio di ribaltamento del robot, uscito "vivo" da due rimbalzi nel corso dell'accometagio, uno di un chilometro, l'altro di pochi centimetri, ma adesso, se anche dopo aver riorientato i pannelli solari, non si riuscirà a catturare abbastanza luce, Pgilae potrebbe essere ibernato fino a quando la cometa non passera abbastanza vicino al Sole. Rinviata anche la prima trivellazione del suolo.

Il lander della missione Rosetta, al lavoro sulla cometa , «sta comunque funzionando, gli strumenti acquisiscono i dati e sono in arrivo le prime immagini» ma «i tecnici sono ancora al lavoro per determinare la posizione esatta». Lo ha detto all'Aansa il coordinatore scientifico dell'Agenzia spaziale italiana (Asi), Enrico Flamini, dal centro di controllo dell'Agenzia spaziale europea (Esa) in Germania, a Darmstadt.«Ancora non sappiamo bene in quale posizione si trovi il lander Philae e sono in corso tutte le valutazioni» ha aggiunto Flamini. Una delle ipotesi è che il veicolo possa trovarsi in un avvallamento o in un luogo poco illuminato. Se fosse così la scarsa illuminazione potrebbe essere critica per la durata delle batterie. «Tuttavia è presto per trarre qualsiasi conclusione. Quel che è certo è che in questo momento il lander sta funzionando».

Intanto è arrivato il primo scatto: si tratta per ora di una sola fotografia, realizzata combinando due immagini scattate dallo strumento Civa, che mostrano in basso a sinistra la parte finale di una delle tre zampe del lander. Frontalmente è visibile la

superficie della cometa, un terrenò molto accidentato e apparentemente roccioso. «Tra poco avremo una panoramica completa che ci permetterà di capire meglio quello che Philae ha intorno», ha spiegato Luigi Colangeli, Capo dell'Ufficio coordinamento dei programmi scientifici di Esa. «L'immagine - ha proseguito - dimostra che il lander è arrivato a destinazione e sono attualmente i corso le analisi dei dati, sia tecnici che scientifici, che permetteranno di avere un quadro più chiaro della situazione e ricostruire tutte le fasi del touch down».

Quello che sta emergendo in queste ore è infatti che la discesa sulla superficie della cometa è stata particolarmente complessa tanto che il lander, come spiegato in un tweet, sarebbe rimbalzato ben due volte, alle 16,33 (dato registrato a Terra circa 28 minuti dopo a causa del tempo impiegato dal segnale per raggiungere il pianeta) e le 18,26, per poi posarsi definitivamente alle 18,33. «Dobbiamo avere ancora un po' di pazienza per ricostruire il tutto - ha commentato Colangeli - bisogna tenere conto che siamo in condizioni molto complesse e le comunicazioni non arrivano in tempo reale».

È ancora presto anche per stabilire se oggi si darà il via o meno alla perforazione con il trapano progettato e costruito in Italia: «I tecnici - ha spiegato Flamini - stanno ancora esaminando i dati per capire con certezza se il lander sia correttamente ancorato al suolo della cometa». Il lander Philae è atterrato sul nucleo della cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko: è il primo veicolo a compiere una simile impresa, segnando un primato senza precedenti nella storia dell'esplorazione spaziale. La missione Rosetta

dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha raggiunto il più spettacolare e ambizioso dei suoi obiettivi.

E subito, all'acometaggio, è scoppiata la gioia, un applauso liberatorio, una standing ovation per una delle missioni spaziali più ardite mai realizzate. Così hanno reagito le decine e decine di scienziati e tecnologi della missione Rosetta quando gli strumenti al Centro Esoc (European Space Operation Center) dell'Agenzia spaziale europea a Darmstadt, in Germania, hanno confermato l'aggancio del lander Philae della sonda Rosetta sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Tutto lo stato maggiore dell'Esa, a cominciare dal direttore generale Jean Jaques Dordain, al presidente dell'Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston, nella sede dell'Esoc si sono alzati in piedi per applaudire il successo di oggi.

La superficie della cometa è piuttosto soffice e ha costretto il lander Philae a rimbalzare un poco facendo un «salterello» di 40 centimetri: resta però ancora da capire se gli arpioni per l'ancoraggio abbiano funzionato. A riferirlo è Amalia Ercoli Finzi, l'ingegnere aerospaziale del Politecnico di Milano che ha progettato il trapano con cui, per la prima volta nella storia, verrà perforato il nucleo di una cometa.

Rosetta ha compiuto un viaggio lungo dieci anni e ha coperto un percorso di oltre 6 miliardi di chilometri nello spazio per arrivare alla sua tappa finale. Un viaggio epico, come lo ha definito Dordain commentando a caldo l'arrivo del lander Philae sulla cometa.La conferma è arrivata dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa).

«Rosetta ci insegna che bisogna sognare e rappresenta un passo fondamentale per le conoscenze dell'uomo paragonabile allo sbarco sulla Luna: ne è convinto Raffaele Mugnuolo, rasponsabile dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) per la missione Rosetta a margine dell'evento organizzato a Roma da Asi per seguire la discesa sulla cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko.

«Rosetta è un passo fondamentale per la scienza e la tecnologia paragonabile a quello fatto con lo sbarco sulla Luna», ha spiegato Mugnuolo. «Ci ha insegnato inoltre che bisogna avere coraggio di pensare cose visionarie - ha proseguito - sognare e immaginare nuove sfide ed è incredibile pensare che il tutto sia stato fatto con tecnologie degli anni '90, oggi considerate vecchie. Nel vedere il successo di Rosetta quindi non possiamo non ringraziare chi quasi 30 anni fa l'ha ideata e sviluppata, e tra questi in particolare ricordiamo Angioletta Coradini, scomparsa pochi anni fa».

Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 15:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA