Niente più placche metalliche per le fratture, ma bensì un composto. Un nuovo materiale composito biocompatibile a base di polimeri potrebbe presto sostituire le piastre metalliche nel trattamento di fratture difficili e instabili. È stato sviluppato al Kth Royal Institute of Technology di Stoccolma. Michael Malkoch, professore di tecnologia delle fibre e dei polimeri al Kth, spiega che il materiale e il metodo consentiranno di realizzare una placca personalizzata per il fissaggio delle fratture, con un recupero meno complesso da parte del paziente. Le fratture della clavicola e delle costole, in particolare, sarebbero ideali perché non sono facili da stabilizzare.
TECNOLOGIA Ginocchia, caviglia, parti di colonna vertebrale, anca, spalla mani
«Le placche metalliche non possono essere facilmente personalizzate nella forma e tendono ad aderire ai tessuti molli, causando complicazioni debilitanti - afferma Malkoch -.