Sinner-Alcaraz, ecco come Jannik può diventare il numero 2 al mondo: il verdetto stasera a Indian Wells

Dopo la vittoria contro Jiri Lehecka, oggi alle 21.30 l'altoatesino affronterà il tennista spagnolo nella prima delle semifinali del torneo americano

Sabato 16 Marzo 2024 di Vincenzo Martucci
Sinner-Alcaraz, ecco come Jannik può diventare il numero 2 al mondo: il verdetto stasera a Indian Wells

Il prossimo avversario di Jannik Sinner nelle semifinali di oggi a Indian Wells, nell'eliminazione diretta che vale l'ennesimo record - primo italiano di sempre al numero 2 del mondo -, non è propriamente un tennista, sia pur fortissimo come Carlos Alcaraz. È un avversario subdolo e volatile come il pensiero che assilla il Profeta dai capelli rossi da quell'8 settembre 2022, quando, sul match point dei quarti degli US Open, dopo 4 ore e 15 minuti, mancò la prima di servizio e sulla seconda svirgolò sulla prediletto diagonale di rovescio.

Avesse realizzato quel singolo punto, probabilmente poi avrebbe superato anche lui Tiafoe e Ruud, soffiando all'erede di Rafa Nadal quel primo Slam, negandogli l'ascesa al numero 1 del mondo e forse rubandogli anche il coraggio per firmare l'ultimo Wimbledon, ad appena 20 anni.

Sinner-Alcaraz stasera alle 21.30, dove vedere la semifinale di Indian Wells: vale il 2° posto Atp

I pericoli

Anche nelle semifinali di Indian Wells di 12 mesi fa, s'era visto passare sotto il naso l'occasione, sotto forma di un set point. Ma poi ha cominciato ad invertire rotta: ha piegato l'amico spagnolo nelle semifinali di Miami, replicando a settembre a Pechino e portandosi 4-3 nei testa a testa. Tanto che ora, sulla scia dello strabiliante 16-0 di quest'inizio di stagione, coi successi agli Australian Open e Rotterdam, il numero 3 del mondo è favorito sul 2. Ha imparato quanto contino servizio, variazioni e aggressività contro i più forti. Ma deve guardarsi dalle sirene che gli cantano melliflue attorno, confondendolo di lusinghe, compreso l'amico Carlitos: «Jannik oggi è senza dubbio il migliore al mondo. Sta giocando in modo incredibile, non ha mai perso e mi diverto a guardarlo. Sarà un match molto difficile, una grande sfida per me. Finora, la più difficile dell'anno. Le ultime due volte ci ho perso, devo anche aggiustare un po' il mio gioco». Pretattica: è in netta ripresa dopo tante incertezze, ha superato il tabù Sasha Zverev con dritti a 160 all'ora, tantissima corsa, ed appena 13 errori, e ha dribblato anche la fobia delle api.

 

Le parole

Sinner il flemmatico si difende: «Ci sono ancora così tanti tornei e tantissimi punti in questi due mesi. Posso andare su e poi ridiscendere, come posso andare su e restarci. Il ranking in questo momento è secondario, per me. Non mi importa cosi tanto di finire numero 2 dopo questo torneo, non è quello il senso per me e per la mia squadra. Proveremo a fare una buona partita e poi vediamo cosa esce». Non si sottrae alla sfida, anzi: «Il match si deciderà sui piccoli dettagli. È sempre divertente giocare contro Carlos. Siamo buoni amici ma in campo cerchiamo di dare il 100% e di solito vengono fuori delle belle partite. L'anno scorso su questo campo ho faticato molto e lui ha giocato molto meglio. Ma due settimane dopo a Miami l'ho battuto. Tra di noi è così. La rivalità ci ha spinti a crescere e a migliorare. Valeva per i big 3 e vale oggi per noi. Sicuramente ora sono in una posizione diversa, ma sono felice di mettermi in gioco. Nella mia mente c'è sempre una nuova sfida, un nuovo avversario: devo stare molto attento, è su questo che cerco di concentrarmi». Anche se resta umilissimo: «Si parla molto di vittorie consecutive. Nel 2011 Novak ha iniziato l'anno a 41 Io avevo 10 anni, non seguivo il tennis, sciavo e giocavo a calcio. Adesso conosco le statistiche, ma non puoi paragonarle coi migliori, coi Big 3 o Big 4. Sono a un livello diverso con quello che hanno mostrato negli anni. Io creo la mia storia per me stesso». Intanto Lorenzo Musetti, a 21 anni, è diventato papà di Lodovico. Auguri.
 

Ultimo aggiornamento: 16:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA