Supercoppa Lazio, Sarri: «Perplesso sulla competizione: non abbiamo più del 30% delle possibilità con l'Inter»

L'allenatore ha parlato prima della sfida con i nerazzurri: «Zaccagni ha ancora dolore al piede e speriamo di recuperarlo»

Giovedì 18 Gennaio 2024 di Valerio Marcangeli
Supercoppa Lazio, Sarri: «Perplesso sulla competizione: non abbiamo più del 30% delle possibilità con l'Inter»

Dopo Ciro Immobile è stato il turno di Maurizio Sarri per presentare la semifinale di Supercoppa Italiana contro l'Inter. Ecco come si è espresso il tecnico della Lazio direttamente dall'Al-Awwal Park Stadium.

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Ora sente di più la gara? State provando i rigori come l'Inter?
«Se bastasse allenarli i rigori sarebbe facile.

Se oggi li proviamo ne sbagliamo 1 su 20, ma con la pressione della gente sarà differente. Ci credo poco che sia allenante anche se lo faremo. Io ho espresso le mie perplessità sulla competizione, ma dobbiamo essere motivati a vincerla. Giochiamo contro la più forte d'Italia e tra le più forti d'Europa. Le nostre possibilità non sono oltre il 25 e il 30%, ma ce le giocheremo tutte in maniera cattiva».

Firmerebbe per il pareggio?
«Non ho mai firmato nemmeno una cambiale in vita mia. Ce la giochiamo, anche se loro sono più forti».

Può dirci la situazione degli infortunati?
«Zaccagni ha ancora dolore al piede e speriamo di recuperarlo, ma prima o poi va fermato. Taty non penso che abbia possibilità di recupero anche se ha fatto un buon allenamento parziale. Era fermo Patric, speriamo di recuperarlo. Era fermo Cataldi per un problema influenzale, ma stamattina stava meglio».

Quanto le darebbe soddisfazione vincere un trofeo che non ha mai vinto in carriera?
«Tutti i trofei danno soddisfazione. Per il gruppo squadra sono soddisfazioni enormi. Ti ho detto che c'è distinzione con quelli che risolvono il lato economico delle società».

In cosa bisogna migliorare contro l'Inter? E si possono chiedere consigli a Immobile per i rigori?
«Al massimo si può chiedere se li fanno tirare tutti e cinque a lui. Con l'Inter dobbiamo migliorare nel non fare c... Chiaro che fanno parte della partita, ma la caratura dei nerazzurri gli permetto di fare meno errori di quelli che facciamo noi».

Sei felice di questa Lazio? E farà pace con questa persona qui accanto (De Siervo)?
«Io non litigo mai. Se dico che i terreni italiani sono brutti è perché voglio che torniamo come venti anni fa. Se uno dice quello che pensa in buonafede allora ti aiuta. La Lazio? Noi allenatori vorremmo sempre qualcosa in più a livello di risultati, ma a sensazioni personali questa squadra mi sta ridando il gusto di allenare. Tanta roba».

Come ha reagito Isaksen al cambio di domenica?
«Io vorrei parlare della partita di domani. Comunque ha reagito come tutti quelli che togli al 45', ma tanto succede anche quando li togli all'80'. Mi lasciano indifferente queste cose. Tanto se reagiscono male si dice che mancano di rispetto, se reagoscono bene invece sembra che non gliene importi. Diciamo che è stato molto contenuto da nordico quale è».

Che ne pensa del calcio arabo?
«Chiaro che l'arrivo di nomi importanti scatena interesse. A livello di sviluppo della parte tecnica è da vedere. In passato ci sono stati esempi di tanti nomi che non hanno fatto esplodere una lega, tipo quella americana. Ora c'è tanto interesse rispetto a prima, questo sì. Auguro al campionato arabo di svilupparsi ulteriormente».

Come spiega che Luis Alberto parte quasi sempre dalla panchina con l'Inter?
«Io ti direi che è un caso, ma se è successo quattro volte su cinque allora qualche motivo di fondo ci sarà. Io però non è che a inizio campionato facio la lista degli avversari contro cui deve giocare. A getto ti direi che è casuale, ma se c'è un motivo non lo so, di sicuro mi sfugge visto che scelgo partita per partita».

Ultimo aggiornamento: 11:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA