RIO DE JANEIRO Il padrone della carabina è sempre Niccolò. L’ingegner Campriani regala all’Italia il terzo oro dei Giochi brasiliani. Dai 10 metri il 28enne fiorentino è impeccabile con una finale di rimonta. A metà gara era quarto, poi con un tratto finale in crescendo si è messo dietro tutti gli avversari. Così l’argento di Londra si è trasformato in oro colato sulla linea di tiro del Deodoro. Protagonista un umile ragazzo dal cervello fine.
«In qualifica mi sono divertito, in finale la tecnica è saltata, ma tutto è andato bene», ha spiegato a caldo, aggiungendo: «Sono contento per le numerose persone che mi hanno aiutato. Dopo Londra avevo deciso di cambiare e pensare a una nuova carabina, che ho realizzato insieme a Gian Piero Pardini. Solo un pazzo poteva lasciare una certezza per un’avvenuta nuova, l’ho fatto nel 2013 e dopo tre anni sono qui con una medaglia d’oro olimpica al collo».
Appena chiusa la gara Campriani ha subito abbracciato e baciato la fidanzata e collega Petra Zublasing: «La medaglia è fatta di affetto, perciò è dedicata alle persone che mi vogliono bene». Infine ringraziamento per la Federazione «che mi ha sempre supportato. Insieme a Petra mi sono allenato in Cina, Giappone, America. Abbiamo osservato un po’di qua e un po’ di là. Per me è stato sempre importante, studiare, lavorare e gareggiare». Un mix complesso che porta sul trono olimpico.
Rio 2016, Niccolò Campriani oro nella carabina 10 metri
Lunedì 8 Agosto 2016 di Mario NicolielloEmigrato in America per studio, poi specializzatosi in Inghilterra, quindi per un periodo alla Ferrari in stage. Niccolò da Firenze, ingegnere esperto che si è progettato da solo la carabina, costruita dall’azienda Pardini di Camaiore. Campriani si è imposto con 206.1 punti davanti all’ucraino Serhiy Kulish (204.6) e al russo Vladimir Maslennikov (184.2). Per l’azzurro è il secondo oro a cinque cerchi dopo il titolo conquistato a Londra nella carabina tre posizioni da 50 metri.