Ekaterina Antropova: la battaglia con la Russia per la Nazionale, la polemica sulla rivalità con l'Egonu, origini e chi sono i genitori

lunedì 12 agosto 2024 di M. F.
Ekaterina Antropova, chi è la pallavolista "strappata" alla Russia

Ekaterina Antropova è una pallavolista azzurra tra le protagoniste della finale di Parigi. L'opposta, alternandosi Paola Egonu, ha aiutato l'Italvolley a conquistare il gradino più alto del podio.

Dopo le polemiche sulla rivalità tra le due giocatrici (iniziate l'anno scorso dopo gli Europei 2023), le ragazze si sono abbracciate a fine match, regalando al pubblico un momento che comunica il vero significato del senso di squadra.

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Ecco tutto quello che sappiamo sulla giovane promessa della pallavolo italiana: dall'età, all'altezza, gli altri sport che pratica e il rapporto con Paola Egonu.

Età e altezza

Ekaterina Antropova è nata il 19 marzo 2003 ad Akureyri in Islanda da genitori russi. Con loro, a soli 3 mesi, si è poi spostata a San Pietroburgo, prima di approdare in Italia all'età di 15 anni. È alta 2.02 m per 70 kg e gioca nel ruolo di opposto, lo stesso di Paola Egonu, con cui si è alternata nella rassegna a cinque cerchi. 

Gli inizi nella danza classica 

Lo sport è una tradizione di famiglia: sua madre è un'ex portiera di pallamano mentre suo padre un ex pivot di basket. In Russia aveva tentato la strada della ginnastica ritmica e della danza, ma la sua altezza costituiva un forte limite. Mamma Olga, quindi, consigliata dal secondo marito, decide di portarla in Italia all'età di quindici anni per introdurla alla pallavolo.

La rapida carriera nella pallavolo

I risultati sono sbalorditivi: in soli cinque anni 'Kate' impara alla perfezione la nostra lingua, si diploma in Relazioni Internazionali per il Marketing e si afferma come una delle giovani più forti del massimo campionato nazionale. Ottiene la cittadinanza italiana nell'agosto del 2023 e dopo pochi giorni è già in campo con addosso i colori azzurri agli Europei, chiusi ai piedi del podio. Forte della sua altezza e della potenza esplosiva delle sue schiacciate, Antropova è già un'importante rappresentante della pallavolo italiana. 

Il problema della nazionalità sportiva e il ricorso al TAS

Antropova arriva in Italia nel 2017 dapprima a Reggio Calabria e poi a Sassuolo: i primi tesseramenti avvengono quindi con nazionalità sportiva italiana. Tuttavia, nel 2021 il CEV va in allerta: Antropova appare tesserata come russa, un problema non da poco per la serie A1 italiana - in cui è obbligatorio avere almeno tre giocatrici italiane in campo contemporaneamente - nonché per l'eventuale convocazione in nazionale. Il fraintendimento derivava probabilmente da una convocazione del 2016 a un collegiale con la nazionale russa Under-16, a cui la giocatrice non aveva preso parte.

Antropova ha poi intrapreso un ricorso presso il TAS di Losanna per il riconoscimento di quello italiano come primo tesseramento e, nel 2023, la sentenza del TAS ha definito come italiana la nazionalità sportiva dell'atleta, seguita nello stesso anno dall'ottenimento della cittadinanza italiana per meriti sportivi. Così, da quel momento, Antropova ha potuto indossare senza problemi la maglia azzurra.

La polemica sulla rivalità con Paola Egonu

Una questione al centro dell'attenzione mediatica è stata la presunta rivalità tra Antropova e Paola Egonu, soprattutto a partire dagli Europei di pallavolo del 2023, in cui Mazzanti, convocando Ekaterina, aveva spesso messo Egonu in panchina. Le voci erano poi esplose quando Antropova, intervistata da Simone Spadaro per il Corriere Fiorentino, aveva parlato di Egonu e della presunta rivalità tra loro due dicendo: «Venendo al rapporto con Paola posso solo dire che non siamo amiche. Siamo compagne. La pallavolo è uno sport di squadra».

Le Olimpiadi 2024 e l'abbraccio Egonu-Antropova

Durante le Olimpiadi 2024, sia Egonu che Antropova sono state sfruttate tatticamente da Velasco, che ha permesso ad entrambe di brillare e riposarsi all'occorrenza. Così, in conclusione alla finale Italia-Stati Uniti alle Olimpiadi, le ragazze dell'Italvolley si sono abbracciate in lacrime e, non ultime, proprio Paola Egonu e Ekaterina Antropova.

Nell'intervista rilasciata ad Eurosport subito dopo la finale, alla domanda sul significato di quell'abbraccio, Paola Egonu ha risposto così: «Significa squadra, veramente lo penso. Quest'anno è stato stupendo poter condividere la responsabilità con la squadra e in quell'abbraccio c'è tanto».

Curiosità e hobby

Ekaterina Antropova, oltre ad essere un talento pallavolistico, ha praticato ginnastica ritmica e danza classica. Nel tempo libero, invece, ama leggere e viaggiare.

Ultimo aggiornamento: 13 agosto, 19:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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