Prima il rigore sbagliato da Jorginho, poi la doppietta di Atanasov.
Stavolta l’errore del regista della Nazionale è stato ininfluente ai fini del risultato, non per lui che, dopo essersi visto respinto il tiro da Dimitrievski, è calato vistosamente e con lui tutta l’Italia, che ha giocato un inizio ripresa con le gambe tremanti. Poteva essere il raddoppio azzurro quello di Jorginho, il seguito del vantaggio firmato da Darmian, di testa. Quell’errore ha poi spianato la strada a Chiesa, autore della doppietta che ha consentito all’Italia di chiudere il primo tempo sul tre a zero.
Incubi scomparsi? Vittoria in cassaforte? Macché. L’Italia è stata capace di farsi del male da sola, concedendo alla Macedonia di rientrare in partita, grazie alla doppietta di Atanasov, il secondo gol con complice deviazione di Acerbi, che ha spiazzato Donnarumma. La nebbia è calata sugli azzurri, che però hanno saputo reagire, trovando la rete del 4-2 con Raspadori e del 5-2 con El Shaarawy, entrato nella ripresa con Scamacca, Zaniolo, Frattesi e Cristante a rinvigorire l’attacco e il centrocampo che avevano cominciato a soffrire. Il successo, seppur con qualche amnesia di troppo, consente all’Italia di vedere la qualificazione per Euro 2024: basterà non perdere lunedì a Leverkusen contro l’Ucraina. Certo, lì non sono ammesse amnesie.
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