Si sta per alzare il sipario sulla nuova edizione del Giro d’Italia: venerdì 13 ottobre l’intero percorso sarà presentato nel corso del Festival dello Sport che è in corso di svolgimento a Trento.
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Tra le varie indiscrezioni che sono trapelate fino ad oggi sul percorso, sembra ormai certo un arrivo in salita a Prati di Tivo, ascesa celebre soprattutto grazie agli arrivi di tappa della Tirreno-Adriatico, dove vinse anche Chris Froome nel 2013. Il punto più a sud che dovrebbe essere toccato dal Giro d’Italia dovrebbe corrispondere al Vesuvio, mentre per ciò che concerne gli ultimi giorni di corsa è confermato un arrivo in quota a Livigno.
Per il secondo anno consecutivo, il Giro d’Italia dovrebbe terminare a Roma. L’arrivo finale del 2023, con la partenza dal Colosseo Quadrato, il passaggio per Ostia e il circuito finale posizionato nel centro storico della Capitale, ha entusiasmato anche gli scettici. Dopo le polemiche del 2018, quando furono protagoniste soprattutto le buche, con tanto di neutralizzazione di una buona parte di tappa, quest’anno sono arrivati davvero molti consensi sull’arrivo a Roma. Rcs Sport ha siglato un contratto triennale con l’amministrazione capitolina: il gran finale, quindi, sarà ospitato ancora dalla Capitale, con una veste davvero istituzionale, visto che lo scorso maggio è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a premiare il vincitore Primoz Roglic.
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— Giro d'Italia (@giroditalia) October 12, 2023
Il circuito finale dovrebbe essere riconfermato, mentre non sappiamo se l’ultima tappa del Giro d’Italia toccherà ancora una volta le zone più periferiche. Intanto, si pensa già al 2025, anno del Giubileo, dove per l’ultima tappa potrebbe essere riproposta una cronometro simile a quella che ospitò l’apertura del Giro d’Italia del 2000, quando la frazione terminò in viale della Conciliazione.