Stangata sul Petrarca, 5 squalificati
per 26 giornate, uno per 12 mesi

Giovedì 29 Maggio 2014
Stangata sul Petrarca, 5 squalificati per 26 giornate, uno per 12 mesi
PADOVA - Provvedimenti pesantissimi nei confronti del Petrarca calcio (2. categoria padovana) per il concitato dopo-gara della sfida di play off persa 1-0 con la Caminese, la squadra di Camin. Sei giocatori squalificati: stop per un anno fino al 25 maggio 2015 a Piero Galtarossa, 3 giornate ad Alessio Giacomini e Fabio Vettore, quattro giornate a Tommaso Tamburrino, Andrei Cosoi e a Francesco Zanon, al quale in qualità di capitano sono state comminate ulteriori 8 giornate (in totale 12) revocabili se sarà identificato il calciatore che ha lanciato l'acqua contro la terna. Oltre all'anno a Galtarossa in totale fanno 26 giornate di squalifica.



Inibiti fino al 28 luglio il tecnico Giuseppe Tassinato, il massaggiatore Sergio Turchetto e il dirigente Antonio Borsetto, ammenda di 350 euro al club. Dal referto del direttore di gara emerge che "a seguito di un rigore all'88' contro il Petrarca il giocatore Giacomini si avvicinava all'arbitro con atteggiamento minaccioso ed espressioni ingiuriose, per cui è stato espulso. Al termine della partita quasi tutti i giocatori - unitamente all'allenatore e al massaggiatore - circondavano la terna con atteggiamento minaccioso ed insulti.



L'arbitro espelleva i giocatori Galtarossa e Vettore. Galtarossa si avvicinava all'arbitro e si appoggiava con la fronte alla sua e quando l'arbitro ha estratto il rosso gli ha afferrato il polso per non farglielo alzare. Nel frangente i calciatori impedivano alla terna di guadagnare lo spogliatoio: sono stati identificati Zanon, Tamburrino e Cosoi. Galtarossa si avvicinava ancora all'arbitro e lo colpiva con un pugno al costato provocandogli lieve dolore. Dopo sei-sette minuti la terna ha raggiunto lo spogliatoio dove è stata colpita da un getto d'acqua lanciato da un calciatore non identificato.



Una volta entrati in spogliatoio, la porta veniva colpita violentemente e dall'esterno provenivano ancora insulti e minacce. Il protrarsi della situazione ha indotto l'arbitro a chiedere l'intervento della forza pubblica che ha permesso l'allontanamento alle 19.25».



Queste le parole del patron Alessandro Morando: «È deprecabile e non è scusabile ciò che è successo, prenderò provvedimenti. Capisco protestare, ma non bisogna mai superare i limiti dell'educazione. I ragazzi comunque mi hanno dato una versione diversa e proprio per fare ulteriore chiarezza faremo ricorso».

Ultimo aggiornamento: 14:08

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