Scudetto Napoli Aurelio De Laurentiis, il visionario, bilancio in ordine e scelte competenti: «Ora la Champions»

La sua strategia:tetto salariale, competenza sul mercato e capacità di prendere decisioni al momento giusto pure se impopolari

Venerdì 5 Maggio 2023 di Pasquale Tina
Aurelio De Laurentiis, il visionario, bilancio in ordine e scelte competenti: «Ora la Champions»

Scudetto Napoli, al centro del Maradona, con 50mila sugli spalti intorno a lui, Aurelio De Laurentiis è l’eroe e può gridarlo forte: «Oggi è il coronamento di un’attesa di 33 anni.

Io quando arrivai dissi dieci anni per l’Europa, promessa mantenuta in anticipo, poi dissi dieci anni per lo scudetto e ce l’abbiamo fatta prima. Ora rivincerlo, rivincerlo e poi ci manca la Champions». Questa squadra si era appesantita di responsabilità, ci voleva una manciata di aria muova nel gruppo e ora abbiamo vinto sapendo che questo scudetto lo abbiamo costruito negli anni».

In realtà c’è un prima e un dopo. La data cruciale è il 30 maggio 2022. La sede è Palazzo Petrucci, elegante ristorante di Posillipo. La presentazione del ritiro di Castel di Sangro diventa un inatteso spartiacque della storia del Napoli. Le luci della ribalta sono tutte per Aurelio. Che non parla a caso. Il presidente è abbastanza categorico. L’argomento ricorrente è la conferma dei big in scadenza di contratto (Mertens e Ospina) oppure richiesti da altre società (Koulibaly e Fabian). Insigne, invece, è già andato via: «Devono decidere loro se è più importante Napoli oppure il vil denaro».

Ed ancora: «So di dover cambiare qualcosa. A me piace rischiare, è arrivato il momento di farlo». Il clou arriva alla fine e quella frase è scolpita nella memoria di tutti i tifosi: «Faremo di tutto per portare lo scudetto a Napoli». Sdogana il tabù della città e sorprende pure Luciano Spalletti che è al suo fianco. Chi pensava ad un’affermazione forse troppo coraggiosa, evidentemente non aveva fatto i conti con la capacità imprenditoriale del presidente del Napoli che da sempre è avanti. Si definisce un visionario. Questo scudetto è il suo capolavoro: vende i big, li sostituisce con talenti molto interessanti (Kvara su tutti), riduce di molto il monte ingaggi (circa 80 milioni lordi) e vince. Anzi stravince. Napoli padrone. E’ il coronamento di un modello gestionale: conti in ordine, una sostenibilità finanziaria necessaria e i risultati sportivi. Non è una chimera, per qualsiasi informazione rivolgersi a De Laurentiis, l’artefice di quella che potrebbe essere una nuova era per tutto il calcio italiano. Non ha paura di chiudere i ponti con un passato ingombrante a livello sportivo (Mertens, ad esempio, è il miglior cannoniere della storia azzurra) e crea i presupposti per un ciclo destinato a durare. Perché gli intoccabili non ci sono. Conta soltanto il progetto e naturalmente la bravura di scovare talenti su cui nessuno ha deciso di puntare.

Il direttore sportivo, Cristiano Giuntoli, è il braccio operativo (assieme a Maurizio Micheli) di una rivoluzione che ha già fatto storia. Kvaratskhelia è sulla bocca da anni, la Juventus gli ha addirittura organizzato una visita a Vinovo, ma non ha avuto il coraggio di investire 20 milioni di euro. Kim Minjae è un fenomeno per tutti gli addetti ai lavori (per informazioni rivolgersi a Fabio Cannavaro che lo ha visto in Cina) e il Napoli se lo assicura per appena 20 milioni. Sono le mosse decisive assieme al riscatto di Frank Anguissa, altro capolavoro costato appena 15 milioni. Il risultato è una miscela esplosiva che Luciano Spalletti ha plasmato nel migliore dei modi trasformando un gruppo di talenti in una vera e propria fuoriserie che ha incantato in Italia ed in Europa. Ha tagliato il traguardo dei quarti di finale di Champions e riproverà ad essere protagonista anche nella prossima stagione. Senza modificare di una virgola il suo concetto gestionale. Tetto salariale, competenza sul mercato e capacità di prendere decisioni al momento giusto pure se impopolari (la forte contestazione estiva è svanita dopo un paio di mesi). E’ il modello De Laurentiis. Quello che ha regalato al Napoli il terzo scudetto. 
 

Ultimo aggiornamento: 11:00
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