Neymar eterno incompiuto, dai 222 milioni del Psg all'Arabia Saudita: le feste in Brasile e il paragone (azzardato) con Pelé

Lunedì 14 Agosto 2023 di Alberto Mauro
Neymar eterno incompiuto, dai 222 milioni del Psg all'Arabia Saudita: le feste in Brasile e il paragone (azzardato) con Pelé

Dalla vita ha avuto tutto tranne l’ambizione di diventare il miglior calciatore di sempre, nonostante doti tecniche e fisiche per poterlo fare. A differenza di Cristiano Ronaldo e Leo Messi, che per più di un decennio si sono contesi Pallone d’Oro e trofei internazionali nell’Europa che conta.

Con la scelta di raggiungere CR7 in Arabia Saudita O’ Ney rinuncia definitivamente a diventare quello che tutti in Brasile si auguravano, mentre quel paragone incauto con Pelé rimarrà, ma solo nel soprannome.

Neymar, l'eterno incompiuto

Alla fine probabilmente saranno più le delusioni dei successi a definire la carriera di un eterno incompiuto, del ragazzino d’oro che però non ha mai avuto la forza e il carattere di strappare agli altri quel Pallone d’Oro, gli è sempre mancato qualcosa, anche se per doti tecniche sembrava semplicemente un predestinato. La costanza quasi ossessiva di Messi, o la forza di volontà di Ronaldo, così si spiega la differenza anche a livello di palmares con gli altri due mostri sacri. Lui è sempre rimasto in scia ma non è mai riuscito a piazzare il sorpasso, mentre ora cede il passo e la scena alla nuova generazione dei Haaland e Mbappé, osservandoli dalle dune del deserto.

Una sola Champions

Ha vinto una sola Champions, giocando in una squadra costruita per vincerla, ma molto spesso è venuto a mancare nelle finali. Quando Ronaldo e Messi invece difficilmente marcavano visita. E così sono iniziate le critiche, anche con la maglia del Brasile, per qualche sceneggiata di troppo o qualche tuffo in campo: di botte ne ha prese parecchie ma a volte esasperandone le conseguenze. Non quelle per il colpo proibito di Zuniga che nel 2014 spezzò i suoi sogni Mondiali destabilizzando un Brasile colato a picco contro la Germania poco dopo.

La dolcevita

C’è chi sottolinea come rispetto a Messi e Ronaldo avesse altre priorità, la dolcevita fuori dal campo, e la volontà - nemmeno troppo velata - di presenziare al compleanno della sorella: puntualmente ogni 11 marzo finiva in infermeria o tra gli squalificati per non perdersi la festa. Ha vinto il campionato brasiliano, la Liga, la Champions, la Ligue 1 e con il Brasile solo la Conf Cup nel 2013. Saluta l’Europa che lo ha pagato 222 milioni nel 2017 dopo una lunga passerella, e molti rimpianti.

Ultimo aggiornamento: 17 Agosto, 09:21
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