Mondiali, più calcio per tutti: a Bangkok
i militari ordinano di trasmetterli in chiaro

Giovedì 12 Giugno 2014 di Mauro Evangelisti
Un partita a calcio tra elefanti, in Thailandia, per festeggiare l'inizio dei mondiali
Pi mondiali per tutti. I militari che hanno preso il potere in Thailandia giocano la carta dei mondiali di calcio per inseguire il gradimento della popolazione. L’esercito ha imposto alla pay-tv che detiene i diritti di trasmettere tutte le partite in chiaro, per consentire anche ai più poveri di vedere seguire la competizione che comincia oggi in Brasile. Il gruppo televisivo che aveva pagato profumatamente i Mondiali ha fatto ricorso e una commissione statale gli ha dato ragione: la giunta militare aggirerà l’ostacolo pagando un rimborso milionario. Come in tutti i paesi del sud-est asiatico la popolarità del calcio è in grande ascesa: Cristiano Ronaldo o Messi sono venerati; Manchester United, Chelsea, Real Madrid e Barcellona da queste parti hanno milioni di sostenitori. Per questo il generale Prayuth Chan-ocha ha deciso di sfruttare la passione per i mondiali di calcio per alimentare l’offensiva propagandistica, che vuole ripulire l’immagine del golpe. Si chiama campagna per «la felicità della popolazione» e prevede anche concerti e balli per strada, spesso con gli stessi militari protagonisti, banchetti per il cibo (in Thailandia il food street è assai popolare), perfino tagli di capelli gratuiti. I militari vanno ripetendo che anche la definizione «coup», colpo di stato, è erronea, perché si tratterebbe solo di una fase di transizione per riportare il paese alla democrazia. Molti esponenti politici però sono arrestati, le strade sono piene di soldati. E anche gesti di protesta pacifici - come il saluto con le tre dita ispirato da Hunger Games o semplicemente mangiare un panino o leggere un libro per strada per protesta - possono causare l’intervento dei soldati.
Ultimo aggiornamento: 20:54
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