Working in progress all'Inter. In attesa di Dybala (c’è la concorrenza della Roma e del Siviglia) e con la suggestione Lukaku sullo sfondo, il club di viale Liberazione punta a rivedere il settlement agreement sottoscritto a febbraio con l’Uefa per il fair play finanziario.
Settlement agreement, in cosa consiste
Ma in cosa consiste l’accordo di febbraio? Di fatto, si tratta di un patteggiamento per il superamento degli obblighi economici fissati dal Fair play finanziario. I nerazzurri devono rispettare una serie di paletti per rientrare nei parametri previsti e di conseguenza aumentare anche la potenza di fuoco in ottica mercato. Oggi, complice la recente introduzione del nuovo Fpf e forte dell’efficace politica di riduzione dei costi, l’Inter punta a un nuovo accordo con paletti evidentemente rigidi. «La stessa situazione vale per un certo numero di altri club in Italia e in Europa che hanno registrato un deficit di pareggio misurato secondo le regole attuali».
Gli obiettivi di mercato
L’Inter fa, dunque, appello anche a criteri di equità. Intanto, si lavora per la prossima stagione. Bastoni e de Vrij possono dire addio. In difesa Bremer è il primo obiettivo (corteggiato anche dal Milan), mentre per Dybala la concorrenza arriva dalla Spagna. Perisic ha effettuato le visite mediche a Londra con il Tottenham. E Lukaku? La situazione è davvero complicata. Sia per il nodo ingaggio (i nerazzurri difficilmente riuscirebbero a salire oltre i sette milioni di euro) sia per la formula della trattativa. Intanto, si vocifera di un incontro domani tra l’entourage del belga e l’Inter. Il club non conferma, ma la voce entusiasma comunque i tifosi.
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