A sei partite dal termine del campionato non si scherza più. La Lazio è ancora seconda da sola in classifica, ma il ko con l’Inter – il secondo di fila – ha fatto scattare un campanello d’allarme non indifferente tra i biancocelesti. In primis ci ha pensato Sarri a farsi sentire con la squadra: «Appena San Siro ci ha urlato addosso ci siamo arresi».
Lazio, dopo Sarri anche Lotito parla alla squadra
Ieri, 1 maggio, la squadra si è allenata in mattinata, ma l’appuntamento in campo è slittato di quasi tre quarti d’ora perché a Formello si è presentato Lotito. L’aria non era tesa, ma il patron ci ha tenuto a farsi sentire con la squadra prima dell’inizio della seduta con un colloquio in palestra. Vietato abbassare la guardia proprio adesso in vista di un obiettivo che frutterebbe circa 2 milioni di euro di premi al gruppo, a grandi linee la stessa cifra dell’ultima qualificazione ottenuta nella stagione 2019/20.
Sarri verso il Sassuolo senza Romagnoli e Cataldi
Ancora una volta Lotito si è mosso in prima persona, mentre più tardi nel corso dell’allenamento si è confrontato anche con Sarri a bordocampo. Il tecnico inizierà a studiare il Sassuolo solamente oggi nella pratica. Ieri infatti la squadra è stata divisa. I titolari di San Siro più Pedro hanno svolto una seduta di scarico, mentre i subentrati e le riserve (compreso Fares) si sono allenati normalmente al Fersini. Oggi pomeriggio invece già sarà tempo di rifinitura in vista di una sfida in cui Sarri non avrà a disposizione né Romagnoli, né Cataldi. Il centrale sarà sostituito da Patric. Al posto del regista – in attesa degli esami al polpaccio destro – toccherà a uno tra Vecino e Marcos Antonio, col brasiliano che scalpita per una chance.© RIPRODUZIONE RISERVATA