Lazio, a centrocampo è sempre ballottaggio tra Vecino e Luis Alberto: chi sceglie Sarri?

Contro i nerazzurri Sarri potrebbe tenere il Mago in panchina per provare a cambiare la partita nel secondo tempo: i tre gol da subentrato parlano chiaro

Venerdì 21 Ottobre 2022 di Valerio Marcangeli
Lazio, a centrocampo è sempre ballottaggio tra Vecino e Luis Alberto: chi sceglie Sarri?

Continua a ragionare Sarri a Formello. La Lazio è alla ricerca di qualcuno che possa almeno in parte non far rimpiangere Immobile per le prossime sette partite. Impresa ardua se non impossibile, ma il Comandante sarà costretto a trovare una soluzione in queste tre settimane nelle quali la sua squadra si giocherà buona fetta della propria stagione. Così mentre il tecnico ragiona su un'alternanza tra Felipe Anderson e Pedro in attacco, resta vivo un altro ballottaggio a centrocampo.

Il solito ballottaggio 

Con il posto riservato per Milinkovic come mezzala destra e quello in cabina di regia per Cataldi visto anche il fastidio al polpaccio sinistro di Marcos Antonio, come mezzala sinistra siamo alla solita domanda: Vecino o Luis Alberto? Ormai il ballottaggio tra i due è fisso e Sarri chiaramente sceglie in base all'avversario che c'è di fronte.

Con Basic ancora arretrato nelle gerarchie del tecnico, saranno ancora una volta l'uruguaiano e lo spagnolo a giocarsi una maglia da titolare in vista della difficile trasferta del Gewiss Stadium.

 

Il vantaggio del subentrante

In attesa degli ultimi due allenamenti tattici tutti gli indizi portano a Vecino. Finora Sarri ha quasi sempre scelto l'ex nerazzurro in sfide con centrocampi molto fisici. Per fronteggiare una linea con Koopmeiners e De Roon, senza dimenticare Pasalic sulla trequarti, l'utilizzo del numero 5 sembra perciò il più indicato. Tanta corsa e sostanza, quello che serve a Sarri per la prima parte di gara, magari unendoci anche un acuto personale visto che l'uruguaiano in 10 precedenti è mai riuscito a colpire l'Atalanta. Ha 48 ore di tempo invece Luis Alberto per far cambiare idea al proprio allenatore. Lui a dirla tutta ci è riuscito a segnare agli orobici, tra l'altro fuori casa, ma cinque anni fa. Da quel pirotecnico 3-3 del 17 dicembre 2017, il Mago non ha più ritrovato la bacchetta contro la Dea ed è intenzionato a farlo domenica. Dal canto suo Sarri, costretto a inserire Pedro dall'inizio anziché liberarlo sul più bello nella seconda frazione, vorrà tenersi in caldo proprio la carta Luis per provare a cambiare la partita in corsa e i tre gol da subentrato parlano chiaro.

Ultimo aggiornamento: 11:24
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