Prima della sfida al Porto, Beppe Marotta parla ai microfoni di Sky Sport e le notizie non sono positive per i tifosi dell'Inter. A partire da Romelu Lukaku, in prestito dal Chelsea e che finora non ha inciso particolarmente: «Il prestito è stato fatto per una stagione, il 30 giugno indipendentemente da quello che è il suo andamento, Lukaku torna al Chelsea», dice Marotta, che comunque non chiude le porte ad una possibile conferma.
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«Lukaku torna al Chelsea. E Lautaro...»
L'ad dell'Inter sottolinea come «questa sia una stagione molto anomala, i problemi nostri sono quelli di altre squadre e mi riferisco all'anomala disputa dei Mondiali: Lukaku è un esempio, anche Brozovic non è il solito. Entrambi sono stati alle prese con infortuni e non si sono ancora ripresi bene. Lukaku non ritrova la forma agonistica che ne fanno la sua forza principale, da questo punto di vista non è al top e non è il Lukaku visto nelle annate precedenti».
Sulla possibilità che, a differenza di Skriniar, Lautaro possa diventare una bandiera dell'Inter, Marotta è ancora più pessimista: «Su Skriniar avevo fatto un discorso generale, le bandiere non esistono più perché il calcio di oggi è diverso da quello romantico degli anni passati - le parole di Marotta - Adesso i calciatori sono piccole aziende e guardano anche le ambizioni che le squadre hanno e il nostro è un calcio un pò ridimensionato, è evidente che la concorrenza è molto più forte e questa concorrenza porta al fatto che alcuni giocatori italiani, che vanno per la maggiore, possano essere appetibili per i club europei».
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