Sarà ancora rivoluzione. Dopo la gestione Sensi, dal 2011, è successo con Di Benedetto, Pallotta e adesso con i Friedkin. E ogni ribaltone è sempre partito dal tecnico. Individuato il nuovo: è Sarri. Senza trofei da 13 anni, la Roma non avuto continuità in panchina: Luis Enrique si è chiamato fuori, Zeman, Andreazzoli, Garcia e Di Francesco sono stati esonerati, Spalletti ha sbattuto la porta e Ranieri è stato solo ringraziato.
NUOVO CORSO
Sarri, sotto contratto con la Juve fino al 30 giugno, ha già dato la disponibilità per interposta persona. Il suo manager Ramadani l’ha girata a Pinto: si rivedranno la prossima settimana. La proprietà Usa, invece, si è mossa in Italia e all’estero già prima di Natale. Ryan Friedkin ha conosciuto Allegri che ha aspettato a lungo di conoscere la strategia della società. Poi è stato proposto Sarri. Inizialmente la scelta doveva ricadere su un allenatore straniero. Nelle ultime settimane, la virata. L’ex tecnico di Napoli, Chelsea e Juve è diventato il profilo ideale per il progetto a medio-lungo termine, ma è ancora in attesa di interrompere il suo legame con il club bianconero: se Agnelli non lo libererà entro il 31 maggio (con una buonuscita da 2,5 milioni), avrà un’altra stagione di contratto a 7 milioni. A Trigoria avrà il compito di far riprendere quota alla Roma, ora al 7° posto. L’unica big battuta in questa stagione è stata l’Ajax. Solo 4 punti su 30 negli scontri diretti in serie A. E già 13 ko stagionali.
DIVORZIO POSTICIPATO
I Friedkin si aspettano di vedere almeno un pò di orgoglio. Sanno di aver sbagliato a non cambiare Fonseca in estate. Pure i giocatori, dopo il ko contro il Siviglia, è come se lo avessero bocciato. Basta pensare a Dzeko che ne contestò in pubblico la preparazione tattica della sfida. Il portoghese ha rischiato dopo la figuraccia dei 6 cambi contro lo Spezia. La proprietà Usa si è pentita di aver permesso all’allenatore di togliere la fascia di capitano al bosniaco, leader per i compagni. Fonseca è stato poi scaricato dal gruppo quando ha cominciato a criticare l’atteggiamento della squadra. Il momentaneo 3° posto ha solo rinviato lo strappo: il raccolto misero di 5 punti nelle ultime 7 partite è il rimprovero più fastidioso per il tecnico, colpevole di aver scartato il campionato, dedicandosi solo all’Euroleague. La rivoluzione non sarà solo in panchina. Cambieranno medici e preparatori atletici perché 114 infortuni in meno di 2 anni sono inaccettabili. I giocatori si sono spesso lamentati di allenarsi poco: fisicamente la Roma ha spesso tenuto per un tempo a partita. Nelle rimanenti 6 gare saranno valutati i giocatori in rosa (e quelli all’estero). Nessuno ha la certezza di restare, nemmeno i giovani: il gruppo sarà sotto esame. A giudicare saranno Pinto e a quanto pare Sarri. Reynolds e Calafiori potrebbero andare a fare esperienza. Il nuovo tecnico ha già indicato di quali rinforzi ha bisogno per il suo 4-3-3: il portiere, Musso o Gollini, il centrale difensivo, contattato Bonifazi, il regista, Jorginho o Koopmeister, il terzino capace di giocare su entrambe le fasce, Hysaj il più accessibile, il regista, Jorginho davanti a Koopmeiner, e il centravanti, Milik ha superato Belotti. La Roma si è allenata all’Etihad Campus del City e volerà a Genova solo domenica mattina. Fonseca, intanto, è stato raggiunto nella Capitale dal suo agente Abreu.
© RIPRODUZIONE RISERVATA