Il calciatore della Juventus Nicolò Fagioli è indagato dalla Procura di Torino per scommesse online su piattaforme illegali.
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Se questo è lo scenario che ha investito il 22enne centrocampista piacentino da un punto di vista della giustizia ordinaria, con conseguenze abbastanza lievi in caso di accertata colpevolezza (solitamente la contravvenzione è estinta con un'oblazione, ovvero col pagamento di una somma), ben più pesante può essere la ricaduta della vicenda sulla carriera di Fagioli, che rischia una pesante squalifica.
La Federcalcio è stata avvisata dell'indagine torinese a fine agosto e il procuratore federale Giuseppe Chiné ha a sua volta aperto un fascicolo e acquisito i primi atti. Qualora fosse provato che il giocatore avesse piazzato scommesse sul calcio, si troverebbe ad essere oggetto di quanto prevede l'articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva, intitolato "Divieto di scommesse e obbligo di denuncia". La pena, in caso di accertata colpevolezza, è una squalifica non inferiore a 3 anni.
Intanto sono arrivate anche le parole dei legali del calciatoe, Luca Ferrari e Armando Simbari: ««Il nostro assistito sta affrontando con responsabilità la vicenda, in un'ottica di massima trasparenza e collaborazione con l'Autorità giudiziaria ordinaria e sportiva, come dimostra il fatto di essersi autodenunciato, attivandosi per primo e tempestivamente nei confronti della Procura Federale. Nicolò è sereno ed è massimamente concentrato sulla Juventus e sul campionato».
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