Dybala, la 10? No grazie. Paulo mette la 21: «Sono felice così, la maglia di Totti devo conquistarmela sul campo»

L'argentino sceglie la maglia già avuta in bianconero

Martedì 19 Luglio 2022 di Stefano Carina
Dybala, la 10? No grazie. Paulo mette la 21: «Sono felice così, la maglia di Totti devo conquistarmela sul campo»

dal nostro inviato ad Albufeira

Dieci e ventuno. Per gli amanti del lotto sarebbe un ottimo ambo da giocare sulla ruota di Roma. Anche per la numerologia il dieci e il ventuno non sono numeri qualsiasi. Il 10 è associato alla leadership mentre il 21 in molte culture viene considerato addirittura il numero della perfezione. Quale fosse stata la scelta di Dybala, non avrebbe sbagliato. Alla fine Paulo ha deciso per il 21. La suggestione di vederlo vestire il 10 di Totti, a cinque anni dal ritiro dell'icona giallorossa, è venuta meno nel tardo pomeriggio quando Paulo, arrivato in albergo, e dopo aver salutato Mourinho, ha incontrato i compagni di squadra.

Calorosa l'accoglienza di Capitan Pellegrini alla quale è poi seguita la conoscenza di Matic. Il gigante serbo (194 centimetri) si è così visto chiedere dall'argentino la possibilità di avere il 21 (numero indossato nei primi anni di Juve e spesso in Nazionale). Il garbo e l'esperienza del mediano non si sono fatte attendere: «Non c'è problema». L'ex United ha così virato sull'8 e Paulo ha ottenuto ciò che voleva.

Dybala alla Roma, tifosi in delirio: sui social già veste la maglia giallorossa. E all’estero è in prima pagina

LA PROPOSTA

Chissà come reagirà Totti. Che in tempi non sospetti si era speso in prima persona affinché l'argentino vestisse la maglia con il suo numero. Qualche settimana fa, a Milano, Francesco era stato a dir poco diretto: «Prendi la 10, te la do io». Paulo, imbarazzato, aveva preso tempo, paventando di partire con la 21 e poi, nel caso, pronto a cambiare in corsa. Così ieri, appena sbarcato a Faro, inevitabilmente la prima domanda rivolta all'argentino è stata proprio sull'invito di Totti. L'ex juventino ha provato a prendere tempo, non rispondendo. Incalzato dai giornalisti, accompagnando le parole con un largo sorriso, si è lasciato scappare in un secondo momento una frase sibillina: «Sarà una sorpresa». E in effetti anche alla Roma la scelta ha preso un po' tutti in contropiede. La decisione di Paulo è dovuta al fatto di voler pensare all'inizio di questa nuova avventura soltanto a giocare a calcio e non doversi caricare sulle spalle quello che è qualcosa più di un numero. Totti, come recitava una vecchia scenografia della Curva Sud, è la Roma. Non è facile sostituirlo. In campo e nell'immaginario popolare. Nemmeno per uno con i colpi sublimi della Joya che però non esclude in futuro di poter cambiare. «Prima di indossare una maglia del genere come la 10 di Totti - ha rivelato ad amici - va conquistata sul campo e nei cuori della gente». La giornata di ieri per Paulo è stata lunghissima. Partito con un volo charter da Torino, messo a disposizione da Dan e Ryan Friedkin presenti sul volo (come passeggeri e non piloti) insieme all'agente Antun e a Novel, il responsabile del marketing di Dybala, l'argentino è atterrato a Faro 2 ore e 45 minuti dopo.

 

INTERMINABILI

Nemmeno il tempo di mettere piede sul suolo portoghese che un mezzo della società lo ha prelevato e condotto per le visite mediche all'Hospital Particular do Algarve, struttura di riferimento privata della zona per efficienza e competenza. Accertamenti che sono durati un'eternità: la bellezza di cinque ore. Le condizioni fisiche del ragazzo non c'entrano nulla con il prolungarsi degli esami ma sono dipesi dal fatto che la Roma, essendosi appoggiata ad una struttura medica locale, non ha potuto avvalersi del consueto canale preferenziale che il club gode ad esempio con Villa Stuart. Inevitabilmente i tempi si sono così allungati. All'uscita il calciatore, coperto dalla mascherina anti-Covid, è sembrato visibilmente stanco. È salito nuovamente sul Van che lo attendeva e ha impiegato circa 45 minuti per raggiungere l'Hotel Sao Rafael Atlantico di Albufeira, distante una cinquantina di chilometri. Una volta arrivato ha prima salutato Mourinho e i nuovi compagni di squadra per poi cenare per la prima volta con loro. L'annuncio del suo ingaggio slitta ad oggi con la prima intervista ai canali del club. Per vederlo in campo bisognerà invece attendere sabato 23 contro il Nizza. Mou dopo 4 giorni di allenamenti vorrebbe concedergli qualche minuto prima del ritorno in Italia.

Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 10:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA