Collovati: «Nell'Inter giocano quasi sempre gli stessi: e adesso i titolarissimi sono in affanno» Intervista nell'inserto di Leggo su Salernitana-Inter

L'ex difensore campione del mondo parla della prossima sfida dei nerazzurri di Inzaghi impegnati venerdì a Salerno

Mercoledì 5 Aprile 2023 di Fabrizio Ponciroli
Fulvio Collovati

Oggi, all’Arechi, va in scena la sfida Salernitana-Inter.

Una partita delicata per entrambe le squadre. Ne abbiamo parlato con Fulvio Collovati, difensore azzurro campione del mondo 1982 ed ex giocatore dell’Inter (dal 1982 al 1986). Oggi apprezzato opinionista televisivo, ha analizzato al meglio i temi legati a questo importante match. 

Questo articolo fa parte dell'inserto di Leggo su Salernitana-Inter che verrà distribuito venerdì 7 aprile allo stadio Arechi di Salerno prima della partita delle ore 17


Si gioca Salernitana-Inter, che partita dobbiamo aspettarci?
«Partiamo dal presupposto che giocare all’Arechi non è mai facile per nessuno. L’Inter è sicuramente la favorita per portarsi a casa la vittoria ma non è così scontato come si possa sembrare. Viene dalle fatiche della Coppa Italia e, in passato, ha avuto vita difficile contro le cosiddette piccole».


Come mai l’Inter ha perso così tante partite in campionato?
«Non c’è un solo motivo. Si continua a parlare di rose lunghe e profonde, soprattutto nelle grandi squadre. Vero, hai 30 giocatori ma poi li devi fare anche ruotare. Mi pare che Inzaghi abbia fatto giocare quasi sempre gli stessi e, questo, alla lunga, ha influito sul rendimento in campionato. Hanno perso qualche gara di troppo, forse perché hanno giocato sempre gli stessi».


Magari l’Inter è concentrata sulla Champions League.
«Non credo che sia così. Non puoi mai sapere come andranno le cose in Champions League dove ci sono squadre fortissime. L’Inter è concentrata su tutti i fronti, il problema è che alcuni giocatori sono stati poco utilizzati e i titolarissimi sembrano un po’ in affanno a livello fisico. Comunque sia, l’Inter resta una super squadra con tante possibilità di far bene in questa ultima fetta di stagione».


E della Salernitana che idea si è fatto? Si può salvare anche quest’anno?
«Assolutamente sì. L’ho vista giocare, dal vivo, a San Siro contro il Milan. Una gara giocata davvero bene, tanto che è finita in parità (1-1, ndr). Mi sembra una squadra molto ben preparata che sa giocare a calcio. Come si suol dire, non ha paura a giocare la palla e a partire con la costruzione del gioco dal basso. Il suo gioco non è quello di una squadra che lotta per non retrocedere».


Quindi giudizio positivo nei confronti di Paulo Sousa?
«Sta facendo molto bene. Ha dato grande solidità al gruppo e ottime idee di calcio. Non segna tantissimi gol ma è una squadra molto ben preparata e, come ho detto, non ha timore dell’avversario, chiunque esso sia».


C’è un giocatore della Salernitana che l’ha sorpresa particolarmente?
«Direi che Dia sta facendo vedere di avere numeri importanti. Ha segnato 10 gol in campionato, quasi un terzo dell’intero bottino della squadra. Un giocatore importantissimo che si è fatto trovare pronto. Quando arrivi in Serie A non è mai facile per nessuno. Andare in doppia cifra di gol al primo anno è un risultato notevole. Una scelta azzeccata, anche se è in prestito dal Villarreal. Comunque, Dia non è il solo. Mi sembra che la rosa di Paulo Sousa sia piuttosto interessante».

Ultimo aggiornamento: 18:04
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