Ancelotti si prende l'ennesima semifinale di Champions League della sua carriera.
SOGNO VILLARREAL
Una partita a difendere. Una partita a sperare nei supplementari. Poi una sola occasione, in ripartenza, all'88': Chukwueze nemmeno ci crede, colpisce non benissimo, ma quanto basta per battere Neuer e mandare il Villarreal in semifinale di Champions League per la seconda volta nella propria storia. Finisce 1-1 e Unai Emery si conferma il re delle Coppe. Certo, con un po' di fortuna nel riuscire a rimanere in partita, respingendo in tutti i modi gli assalti dei tedeschi. Ma all'Allianz finisce 1-1. Non basta alla squadra di Nagelsmann la rete numero 47 in stagione - un regalo del Villarreal - di Lewandowski. Che poi, però, fa poco altro. Anzi, litiga spesso con Albiol, uno che sa fare il proprio mestiere. Il sottomarino giallo rimane a galla, in apnea diremmo per 88 minuti. Poi mette la testa fuori e colpisce col nigeriano appena entrato in campo per Dajnuma che in tutta la partita avrà toccato si o no 10 palloni. Il colpaccio di Emery, che adesso sogna. Perché dopo aver buttato fuori la Juventus, caccia dalla Champions anche una delle squadre sicuramente favorite. Con buona pace del bel calcio: difesa a oltranza e colpi mortiferi quando non c'è più tempo per gli avversari. Forse l'unica tattica possibile per una formazione che mai poteva minimamente immaginare di arrivare fino a questo punto. Ma il Villarreal c'è. E non ha limiti. All'italiana.
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