Spunta un ex gioiellino del Barcellona tra i profili accostati alla Lazio.
Porta e difesa
Proprio in Veneto c'è un altro pallino del Comandante come Casale. «Possibili anche due trattative con la Lazio», questa la rivelazione del presidente Setti seguita dal primo muro a un'offerta vicina ai 10 milioni di euro per il centrale. Difficile convincere così presto il patron degli scaligeri che sogna un'asta con partecipanti anche Roma e Napoli. Lotito come promesso a Sarri non si darà per vinto, così come per Romagnoli. Il tempo stringe per l'altro centrale titolare dell'ideale difesa del futuro. Sono attesi nuovi contatti tra il club capitolino e l'entourage dell'attuale capitano del Milan. L'offerta resta ferma a 2,8 milioni per l'ingaggio: a 3 si dovrebbe chiudere. Attenzione però a sorprese improvvise come la Fiorentina. Resta defilata invece l'opzione Chust del Real Madrid, profilo spinto perlopiù dal ds Tare, mentre per la fascia sinistra la scelta secondo il tecnico dovrà ricadere su Emerson Palmieri o su Parisi. In porta, il favorito indiscusso è Carnesecchi. Nonostante un possibile investimento di oltre 10 milioni la società ci proverà. Lo ha chiesto espressamente Sarri per farlo crescere con i consigli di Reina come secondo. I piani b restano Vicario, Provedel e Maximiano.
Firma e ritiro
Prima dei nuovi acquisti Sarri è pronto finalmente a firmare e l'accelerazione può arrivare già in questa settimana senza ulteriori slittamenti. Il Comandante sta pure decidendo chi portare della Primavera in ritiro. Sicuramente ci sarà Floriani Mussolini che ha le porte della prima squadra spalancate. Possibile un'occasione per chi si è distinto come il centrale Ruggeri e l'attaccante Crespi. Intanto, in attesa dell'incontro con Calori, calano sensibilmente le chance di Rocchi per la panchina dell'under 19.
Corsa contro il tempo
Serata di passione, ieri, sul fronte societario: all'ora di cena la Lazio era l'unica società a non aver spedito in Figc la documentazione relativa all'indice di liquidità. La consegna è arrivata sul gong, poco prima di mezzanotte. La paura di eventuali penalizzazioni nel torneo appena concluso o di mancate iscrizioni alla prossima serie A è stata più forte della voglia di rivalsa sulla federcalcio.