Roma-Monza, Mourinho si affida a Lukaku: «Cambia i numeri della squadra». Le probabili formazioni

I giallorossi in campo alle 12.30 all'Olimpico contro la squadra di Palladino

Domenica 22 Ottobre 2023 di Stefano Carina
Roma-Monza, Mourinho si affida a Lukaku: «Cambia i numeri della squadra». Le probabili formazioni

«Lukaku? Cambia i numeri della squadra». Provate a contraddirlo. Cinque gol in altrettanti partite di campionato, totale 10 punti. Tradotto: passo da Champions dietro soltanto a Fiorentina e Milan e appaiati a Juventus e Inter. Lukaku logora chi non ce l'ha. Per informazioni chiamare Milano dove l'appuntamento è soltanto rinviato tra una settimana. E lì, non ci saranno 50mila fischietti, ex compagni (ultimo della serie Dimarco: «Ci sono rimasto male, gli ero rimasto vicino tutto l'anno») o dirigenti (Marotta: «Lukaku come Skriniar, che delusione») a parlare. Lo farà soltanto il campo. Come accade ormai da Roma-Empoli, prima gara da titolare di Big Rom. Gol ai toscani, bis quattro giorni dopo a Tiraspol, ancora segno la domenica successiva a Torino, piccola pausa (legata a un paio di centimetri) per un gol annullato per fuorigioco a Genova, per poi riprendere la marcia: in fila Frosinone, Servette e Cagliari, più Austria e Svezia con la nazionale belga. Il marchio è sempre quello di Romelu. In totale fanno 11 reti nelle ultime 10 gare disputate (considerando anche la doppietta all'Estonia del 12 settembre). Numeri pazzeschi dai quali Mourinho vuole ripartire per risalire posizioni anche in campionato: «Quando hai calciatori come Lukaku cambia tutto.

Segna 20-25 reti a stagione e ti cambia tutto. Basta vedere Belotti che ha fatto zero gol lo scorso anno e quest'anno è già a tre gol. Grazie a lui abbiamo segnato di più ma le reti sono state anche di squadra. Se l'avessero fatte altri, con un altro allenatore avrebbero avuto certamente avuto più scalpore. A livello di costruzione e di squadra siamo più bravi rispetto allo scorso anno. Quando siamo tutti, siamo una squadra che gioca meglio rispetto agli anni passati».

STILETTATE

Quello del gioco rimane un nervo scoperto. Appena può José rivendica un cambiamento, che in pochi hanno avvertito. Ancora meno sono quelli che lo hanno apprezzato. Un pizzico di polemica che si aggiunge alla frecciata a Palladino («Non mi abbasso al suo livello», riferito alle parole del tecnico lo scorso anno sull'atteggiamento della panchina giallorossa a Monza definito «scandaloso») e quella velata al club, quando si sofferma sulla vicenda scommesse che ha coinvolto, loro malgrado, Zalewski e El Shaarawy: «La Roma che di solito non fa comunicati ufficiali, lo ha fatto, e quando lo fa è perché siamo tutti insieme e tranquilli. Io ho parlato con loro e abbiamo riso insieme. Se non sono colpevoli è un bel danno».

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Non c'è però tempo per perdersi in chiacchiere o sorrisi. La Roma è ancora decima in classifica e se vuole ambire, come chiedono i Friedkin, ad un posto al sole nella prossima Champions, deve iniziare ad inanellare una serie di risultati positivi. Con i successi contro Frosinone e Cagliari siamo a due. Il calendario, sino alla prossima sosta, in quest'ottica dà ancora una mano. Due delle prossime tre gare (intervallate dall'Inter) con il Monza oggi e il Lecce il 5 novembre sono abbordabili, da vincere. Anche per avere il tempo di recuperare i lungodegenti. Llorente oggi, Smalling e Renato Sanches forse con l'Inter, Pellegrini al derby, Dybala si spera che possa rientrare prima del capitano, Kumbulla a dicembre, Abraham a gennaio. Quanto basta per avere un'altra squadra, un'altra rosa, più lunga e necessaria ora che si tornerà a giocare ogni tre giorni. Oggi, però è il primo step. Da non fallire: «Il Monza è un'ottima squadra, viene da un buon momento di forma, sarà una partita difficile, hanno un buon allenatore». Pochi calcoli: spazio alla miglior squadra possibile. Davanti Lukaku e Belotti, con Llorente dietro, Cristante torna in mediana dove persiste il ballottaggio Bove-Aouar.

Ultimo aggiornamento: 08:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA