Gino Mader era nato a Flawil, in Svizzera, nel Cantone di San Gallo (a est di Zurigo) il 4 gennaio 1997.
“Sei stato un amico, un compagno di squadra e un motivatore mentre ero in difficoltà. Da oggi abbiamo un angelo in più. RIP GINO”, ha postato Sonny Colbrelli, che lo conosceva molto bene alla Bahrain Victorious, il team di Damiano Caruso. Alla Corsa Rosa, Gino Mäder era stato il più forte sulla salita di Ascoli-San Giacomo nella sesta tappa del Giro 2021, quella disputata fra Grotte di Frasassi e Ascoli Piceno. A 24 anni veniva considerato il miglior talento del Paese. Tanto che Fabian Cancellara aveva puntato molto su di lui sin dalle categorie giovanili. Tra le frasi che si ricordano, c’è questa: «La bicicletta deve essere il biglietto per una vita migliore. Quando vado in bici io mi sento libero, e non voglio perdere questo sentimento. Correre è divertirmi, anche adesso. In Svizzera abbiamo un'ottima formazione: mountain bike, ciclocross, pista, strada, ho fatto tutto. Daniel Gisiger, il nostro tecnico della Nazionale (ottimo cronoman e pistard ai tempi di Moser, ndr), ci ha spinto a provare ogni specialità».
Di lui si ricorda anche un gesto di stizza alla Parigi-Nizza 2021. Stava vincendo la tappa di La Colmaine, quando Primoz Roglic, in maglia gialla, lo superò a 20 metri dalla fine. Non solo ciclismo su strada, anche pista. Gino si cimentava nell’Omnium e faceva parte del quartetto svizzero che più volte ha sfidato Ganna e compagni nell’inseguimento.