Vesuvio, la sfortuna degli abitanti di Stabia uccisi dal colpo di coda dell'eruzione del 79 d.C.

Giovedì 3 Agosto 2023, 18:02

Vesuvio, l'inferno dell'eruzione

Un inferno, tutto fu sommerso. Il racconto di quei terribili giorni è ora più chiaro grazie alle testimonianze che provengono dai nuovi scavi di Villa San Marco a Stabia. Seguendo il filo fornito dalle stratigrafie di lapilli e di crolli e dalla sequenza dei flussi piroclastici che invasero atri, giardini e sommerso i tetti provocandone in tempi diversi i crolli, è possibile ricostruire le ultime ore di vita della villa e degli abitanti delle zone circostanti. Nonostante la distruzione drammatica, la vita e il lusso di quell'insediamento riaffiorano però nelle gamme cromatiche delle pitture su pareti e soffitti, negli stucchi, nei capitelli, nei preziosi rivestimenti e coronamenti di colonne e coperture. La più recente campagna di scavo della villa, avviata a marzo 2023 e tuttora in corso, sta mettendo in luce nuovi reperti. È già emersa la parte terminale del portico superiore, parzialmente scavato e oggetto di ulteriore indagine di questo cantiere, con pitture ancora in situ e ampi stralci di sezioni crollate dalle pareti o dal soffitto.

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