La portaerei nucleare Eisenhower ora punta il Golfo Persico, la risposta del Pentagono all'Iran (e agli attacchi alle basi in Iraq e Siria)

Domenica 22 Ottobre 2023, 19:43 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 09:01

Sistemi di difesa rafforzati

Gli Stati Uniti aumentano la loro presenza militare in Medio Oriente e si dicono pronti ad intervenire al fianco di Israele in caso di un'escalation nel conflitto. Dopo il dispiegamento nelle scorse settimane di una notevole forza navale nella regione e circa 2.000 marines pronti all'azione, l'annuncio del Pentagono di un rafforzamento dell'arsenale Usa nell'area non è arrivato a sorpresa ma l'allerta ora è massima. «Se qualche gruppo o Paese sta cercando di ampliare questo conflitto e trarne vantaggio il nostro consiglio è: non fatelo», ha avvertito il segretario alla Difesa americana Lloyd Austin riferendosi alle attività ostili di Hezbollah e dell'Iran. Gli Stati Uniti hanno «il diritto di difendersi e non esiteranno «ad intraprendere azioni appropriate», ha messo in guardia il capo del Pentagono annunciando il dispiegamento nell'area di sistemi di difesa antimissile ad alta quota (THAAD) e diverse batterie di missili terra-aria Patriot. Austin ha anche parlato di uno schieramento di altri soldati, senza tuttavia specificarne il numero.

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