Delitto di via Castelmenardo, il 15enne accusato dell’omicidio di Favaretto in carcere «ha ripreso gli studi»

lunedì 20 gennaio 2025, 04:10
Delitto di via Castelmenardo, il 15enne accusato dell’omicidio di Favaretto in carcere «ha ripreso gli studi»
di Paolo Calia
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TREVISO - Frequenta la scuola, partecipa alle attività organizzate per tenere impegnati i ragazzi e trasmettere qualche messaggio positivo, continua a parlare poco: «E sta imparando a rispettare alcune regole, la prima è il rispetto delle persone». Trascorrono così le giornate del 15enne rinchiuso nel carcere minorile di Treviso che, secondo la ricostruzione fatta dalla polizia, avrebbe sferrato con un coccio di bottiglia il fendente alla gola di Francesco Favaretto, il 22enne ferito mortalmente il 12 dicembre scorso in via Castelmenardo e morto dopo undici giorni di agonia. Di questa agghiacciante vicenda, lui sembra essere il cardine.

Il colpo che avrebbe sferrato è risultato mortale, alla pari della coltellata al costato data dal 19enne Toluwaloju Mclinkspual Ade. Ma lui avrebbe agito brutalmente, prendendo dalla tasca del giaccone quel coccio di vetro rimodellato e affilato fino a trasformarlo in un’arma letale e portato in giro con se fosse un coltellino. E poi utilizzato con estrema violenza, senza curarsi della vita altrui.

Una volta entrato nel carcere minorile trevigiano, struttura gravata da mille problemi a cominciare dal sovraffollamento, ha però iniziato a rendesi conto della realtà, di cosa ha veramente combinato.

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