Naspi, stretta dopo le dimissioni: arrivano i chiarimenti dell’Inps. Ecco quando non scatta l'assegno

martedì 10 giugno 2025, 22:02 - Ultimo agg. 11 giugno, 07:31
Una sede dell'Inps a Roma
di Giacomo Andreoli
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Cambia la Naspi. Sono operativi i nuovi criteri per evitare possibili abusi per ottenere l’indennità mensile di disoccupazione. L’Inps ha chiarito come funziona la stretta introdotta dalla legge di Bilancio. Prevede che l’indennità da quest'anno viene erogata solo se il lavoratore che perde involontariamente il lavoro dopo aver dato le dimissioni dal rapporto precedente ha maturato almeno 13 settimane di contributi nell’ultimo impiego.

«Gli eventi di cessazione involontaria intervenuti dal 1° gennaio 2025 - spiega l'Inps - il richiedente della prestazione deve fare valere almeno tredici settimane di contribuzione dall’ultimo evento di cessazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato interrotto per dimissioni o risoluzione consensuale, qualora tale cessazione volontaria sia avvenuta nei dodici mesi precedenti la cessazione involontaria del rapporto di lavoro per cui si richiede la prestazione Naspi».

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