La velocità
Alcuni, come Tom Karako, direttore del Progetto di difesa missilistica al Centro di studi strategici e internazionali, esprimono la loro preoccupazione per l'incontro ravvicinato fra il missile Houti e la nave da guerra americana. «1,6 km si traduce in un periodo di tempo non molto lungo», afferma. Carl Schuster, ex capitano della Marina Usa, è entrato nei dettagli, spiegando che il missile Houti, che viaggiava a circa 900 chilometri l'ora, era a 4 secondi dall'obiettivo quando è stato distrutto, da una raffica durata due o tre secondi del sistema Phalanx. E, aggiunge, colpire un missile a tale breve distanza non impedisce che i detriti del sistema distrutto colpiscano comunque l'obiettivo. «I missili non evaporano quando sono distrutti. Distribuiscono in giro migliaia di frammenti. La buona notizia è che le parti più leggere decelerano velocemente, ma i pezzi più grandi possono procedere per 500 metri», spiega. Più vicino è il missile nemico quando viene distrutto, più alto il pericolo per la nave, con i detriti più grossi in grado di penetrare sezioni non corazzate dello scafo, aggiunte Schuster.
According to a U.S. Defense Official the Arleigh Burke-Class Guided-Missile Destroyer, USS Gravely (DDG-107) was forced to use her Phalanx Close-In Weapons Systems (CIWS) last night during a “Close Call” with a Anti-Ship Cruise Missile launched by the Houthi Terrorist Group in… pic.twitter.com/nzE5BVGrYk
— OSINTdefender (@sentdefender) January 31, 2024