Migranti e l'uso di documenti falsi per il permesso di soggiorno. Per la Consulta «non può meritare una riduzione della condanna»

domenica 9 marzo 2025, 04:05
Migranti e l'uso di documenti falsi per il permesso di soggiorno. Per la Consulta «non può meritare una riduzione della condanna»
di Angela Pederiva
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Nei giorni della bufera politico-giudiziaria per il caso Diciotti, una sentenza su una vicenda ambientata in Veneto afferma la linea della fermezza nella gestione dei flussi migratori. È il verdetto con cui la Corte Costituzionale dichiara non fondate le questioni di legittimità sollevate dal Tribunale di Vicenza nei confronti di una disposizione contenuta nel Testo unico sull’immigrazione. Per la Consulta, l’uso di un documento fasullo per ottenere il permesso di soggiorno non è meno grave dell’attività di contraffazione, per cui non può meritare una riduzione della condanna come invece previsto dal Codice penale per i reati di falso in generale.

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