Michela Murgia e le nozze con Lorenzo Terenzi, dalla frase sull'abito (Dior) all'anello con la rana: tutti i significati del non-matrimonio della famiglia queer

Domenica 23 Luglio 2023, 10:55 - Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 15:40

Le riflessioni a una settimana dal rito civile

Continua il racconto di Michela Murgia sulla sua famiglia queer e torna a riflettere sulla sua unione civile e contesta la frase che si pronuncia ai matrimoni: «Prometto di esserti fedele sempre». Un concetto che rifiuta perché vede nella fedeltà «solo un altro nome del possesso, dove fermenta la tossina della gelosia, che inquina i sentimenti e struttura i rapporti di potere più dolorosi e squilibrati». E racconta che fin da quando era piccola, trovava difficile riuscire a rispondere in modo netto alla domanda «Sei un tipo fedele?». Ecco perché la scrittrice torna a sostenere la sua scelta di aderire ai rapporti queer: «Rigetta la fedeltà e richiede l’affidabilità. Con chi vai a letto o di chi sei innamorato sono dati ininfluenti. Chi vuole essere costretto ad appartenere ad altri in modo esclusivo, tantomeno sotto minaccia di legge o dello stigma sociale dell’infedele?». E conclude: «La violazione della fedeltà è l’alibi delle violenze domestiche e dei femminicidi. È in nome della fedeltà che si può dare a una donna della puttana, giudicarne il comportamento e persino ottenere delle attenuanti in tribunale se la si ammazza».

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