MONTEBELLUNA «La morte di Mattia Battistetti era un evento prevedibile, e dunque anche evitabile». In poco più di due ore di requisitoria, il pubblico ministero Roberta Brunetti ha ricostruito tutti i motivi per cui i sei imputati per la morte di Mattia Battistetti, l’operaio di 23 anni rimasto schiacciato da un carico di 15 quintali in un cantiere edile di via Magellano a Montebelluna il 29 aprile 2021, devono essere giudicati colevoli dalla giudice Alice Dal Molin. In totale sono stati chiesti più di 14 anni di condanne.
Nello specifico, le pene più pesanti (tre anni di reclusione ciascuno) sono state ipotizzate per Bruno Salvadori, 57enne di Mogliano Veneto, legale rappresentante della Essebi, la ditta che ha effettuato il montaggio della gru, e per Loris Durante, 45enne di Volpago del Montello, il gruista che quel giorno stava spostando il carico di ponteggi mobili che si è staccato dalla gru finendo per travolgere Mattia Battistetti, schiacciandolo, e il collega Arben Shukolli, rimasto ferito a una spalla.