Massimiliano Mulas, carabinieri in carcere per prelevare i suoi abiti: analisi dei tessuti per blindare le accuse

giovedì 17 aprile 2025, 08:51 - Ultimo agg. 21:57
Massimiliano Mulas, carabinieri in carcere per prelevare i suoi abiti: analisi dei tessuti per blindare le accuse
di Davide Tamiello
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MESTRE - Caccia ai vestiti utilizzati per la violenza. I carabinieri ieri, 16 aprile, sono stati in carcere a Gorizia per prelevare gli abiti di Massimiliano Mulas, il 45enne accusato di aver abusato di una undicenne a Mestre una settimana fa. Quando l'uomo, infatti, è stato trasferito da Santa Maria Maggiore al penitenziario friulano, infatti, indossava vestiti diversi da quelli che aveva nel giorno dell'arresto. Subito dopo l'aggressione, infatti, come verificato dalle immagini delle telecamere, l'uomo si era cambiato. Inizialmente gli investigatori avevano ipotizzato che Mulas, preso all'esterno della stazione, fosse andato a Padova (dove aveva risieduto in passato) per comprare dei nuovi vestiti per poi tornare a Mestre. Ipotesi suffragata dal fatto che in piazza De Gasperi, dentro a un cassonetto a pochi passi dalla stazione, erano stati trovati degli abiti e delle scarpe. Visionate le immagini delle telecamere, però, si è scoperto che il 45enne, in realtà, non aveva mai lasciato la stazione di Mestre. Probabile che, quindi, il cambio ce l'avesse con sé e avesse riposto i vecchi vestiti in una qualche borsa: la comparazione permetterà di scoprire se vi siano delle tracce in grado di accecare ulteriormente il quadro accusatorio a suo carico.
La dinamica della fuga dunque adesso sembrerebbe essere un po' diversa: è possibile che l'uomo fosse intenzionato a lasciare la città e forse anche la regione salendo su un treno. Una volta in stazione, però, sarebbe reso conto di aver perso il marsupio con i portafogli ei documenti. Non l'aveva smarrito, peraltro, in un posto a caso, ma proprio a casa della ragazzina che aveva da poco violentato. L'uomo, ritrovandosi senza soldi, avrebbe cercato di tornare sui suoi passi nella speranza di recuperarlo: un passo falso che ha permesso ai carabinieri di stringergli le manette ai polsi.

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