BRUGINE (PADOVA) - E come un libro giallo in cui la conclusione è l’esatta antitesi dell’inizio. Questa è la storia di Loris Zago, 67 anni, morto il 30 ottobre in ospedale a Padova dopo un giorno e mezzo di agonia: lo avevano trovato alcuni passanti la mattina del 29 ottobre sul greto del canale che costeggia via Porto Superiore, lì dove andava spesso a passeggiare. Era senza sensi, a meno di 200 metri da casa: si pensava ad un ictus ma le indagini hanno raccontato un’altra verità. Loris Zago è stato travolto da un’auto che poi se n’è andata lasciandolo lì, forse senza nemmeno accorgersi di averlo colpito. Per la morte del 67enne è indagata con l’accusa di omicidio stradale una donna marocchina di 70 anni, anch’essa di Brugine: c’era lei al volante della Panda che lo ha colpito, sul far della sera di lunedì 28 ottobre. A portare gli inquirenti guidati dal sostituto procuratore Sergio Dini, sulla pista giusta è stata la telecamera privata di una casa che inquadra una porzione di via Porto Superiore.