Castelfranco Veneto. Chiara Ferragni e le uova di Pasqua solidali per «I bambini delle fate». Franco Antonello spiega la donazione

Giovedì 21 Dicembre 2023, 12:17 - Ultimo aggiornamento: 22 Dicembre, 08:08

La posizione

Franco Antonello, dopo le polemiche dei giorni scorsi, sceglie di affidare il suo pensiero ad un comunicato ufficiale «perché - spiega al telefono - non ci siano fraintendimenti». Antonello ripercorre le tappe salienti della collaborazione specificando anche che, dopo le due donazioni, i rapporti con l’azienda dolciaria si sono interrotti. Nella sua versione c’è la conferma che la donazione solidale di Dolci Preziosi fosse slegata dall’iniziativa delle uova che avevano Ferragni come testimonial. Però Antonello riporta un altro fatto: Chiara Ferragni ha donato direttamente e spontaneamente 40mila euro a sostegno dell’associazione castellana. «Nel 2021 e poi nel 2022 ci è stato proposto da Dolci Preziosi di essere beneficiari di un’iniziativa legata alle loro uova di Pasqua con l’immagine di Chiara Ferragni - scrive Antonello - Questa iniziativa prevedeva che Dolci Preziosi: avrebbe inserito nella confezione delle uova di Pasqua il logo della nostra Associazione e la frase “sosteniamo i Bambini delle Fate” accanto all’immagine di Chiara Ferragni e avrebbe versato a sostegno del progetto dei Bambini delle Fate di Barletta un importo di euro 12.000 per l’anno 2021 e successivamente di euro 24.000 per l’anno 2022». La donazione totale all’associazione, che ha sedi in tutta Italia, è stata dunque di 36mila euro. Sulle modalità dell’operazione Antonello conferma di non avere dettagli in più: «Non siamo mai stati informati se venisse erogato un compenso a Ferragni per la sua partecipazione né tanto meno dell’entità economica dell’operazione gestita da Dolci Preziosi». A questo punto però Antonello informa di come - pur non tenuta da contratto con l’azienda dolciaria - Ferragni abbia devoluto una somma ai Bambini delle Fate. «Non ho mai avuto alcun contatto con Chiara Ferragni, che però, in modo completamente separato dall’operazione uova, ci ha fatto pervenire un contributo di 40.000 euro e per questo posso solo ringraziarla».

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