Sale a 0,90 l'indice Rt nazionale in questa settimana, secondo la bozza elaborata dall'Istituto Superiore di Sanità relativa al monitoraggio dei dati sui contagi.
Lieve aumento generale del rischio, con la maggior parte delle Regioni/PPAA a livello Moderato o Alto. In particolare, 5 Regioni (Liguria, Marche, Puglia, Umbria e Veneto) sono classificate a rischio Alto. Dodici Regioni/PPAA sono classificate a rischio Moderato, di cui 4 (Emilia-Romagna, Molise, PA Trento e Valle d'Aosta) hanno una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l'attuale trasmissibilità. Quattro Regioni sono classificate a rischio Basso.
Nella maggior parte delle Regioni e nelle province autonome resta un impatto elevato della epidemia in particolare dovuto ad un sovraccarico dei servizi assistenziali. 13 Regioni e PA avevano superato almeno una soglia critica in area medica o in terapia intensiva. Il tasso di occupazione dei posti letto in Terapia Intensiva supera ancora le soglie critiche di occupazione. Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 3.003 (15/12/2020) a 2.731 (21/12/2020), diminuiti anche i ricoveri in area medica, da 27.342 (15/12/2020) a 25.145 (21/12/2020).
Iss: «Durante le festività rimanere in casa»
Le festività e l'aumentata mobilità e interazione interpersonale potrebbero aumentare i contagi con una appesantimento sui servizi sanitari. Si conferma pertanto la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile.