La possibilità di 2 dosi di vaccino anti covid differenti sta venendo analizzata in questi ultimi giorni come soluzione per velocizzare il ciclo vaccinale nei paesi europei e nel mondo. Oggi la presidente della Commissione tecnico scientifica dell'Aifa, Patrizia Popoli ha parlato in merito alla possibilità di farsi due dosi differenti di vaccino: «Avere la possibilità di effettuare il mix di vaccini anti-Covid tra prima e seconda dose è un'opzione interessante e c'è un'ipotesi di un effetto incoraggiante, ma ancora non ci sono dati scientifici definitivi e pubblicati in merito».
Cosa dicono gli studi per ora?
In un articolo su Lancel si spiega che il mix di vaccini anti-Covid, con una prima dose di AstraZeneca e la seconda con Pfizer, può determina un aumento delle reazioni avverse lievi come febbre, fatigue, mal di testa e dolori, con pochi svantaggi mitigabili con l'uso di paracetamolo. Si tratta tuttavia di uno studio ancora in fase di sviluppo ma Lancet dice anche che è rassicurante che tali sintomi siano stati di breve durata e per nulla preopccupanti, novità sono attese per giugno in merito. Si attendono quindi ulteriori dati per valutare la combinazione delle schedule vaccinali includendo i vaccini Moderna e Novavax.
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Cosa dicono i virologi?
Il virologo Francesco Menichetti, primario di malattie infettive all'ospedale di Pisa ha commentato la possibilità di utilizzare un “cocktail” di 2 vaccini anti-Covid, che secondo gli esperti potrebbe indurre un'immunizzazione molto più efficace: «Il mix di vaccini non può essere una scelta primaria ma una soluzione di ripiego laddove chi ha fatto la prima dose con AstraZeneca non voglia fare la seconda dose». Anche Pregliasco si è detto favorevole all'utilizzo di 2 dosi di vaccino differente ed ha aggiunto in un'intervista: «mixare i vaccini servirebbe a velocizzare la campagna vaccinale, a semplificarla e avere garanzia per un eventuale richiamo di terza dose».