Massimo Andreoni: «Chi ha già fatto il vaccino raramente può contagiare. La quarantena sarà inutile»

Giovedì 11 Febbraio 2021 di Valentina Arcovio
Massimo Andreoni: «Chi ha già fatto il vaccino raramente può contagiare. La quarantena sarà inutile»

«È improbabile che una persona che abbia ricevuto le due dosi previste del vaccino vaccinazione contro Covid-19 possa essere lo stesso una fonte di contagio.

Per cui prevedere la quarantena, in caso di contatti con persone positive anche per i vaccinati potrebbe rivelarsi alla fine una misura inutile e insensata».

Non fa una piega il ragionamento di Massimo Andreoni, primario del reparto di Malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma e autore dell’ebook e dell’omonimo docufilm «Covid-19. Il virus della paura», iniziative divulgativa targate Consulcesi.

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Professore, il vaccino è come una sorta di «scudo» contro il virus Sars-CoV-2?
«Non proprio. Quando una persona viene vaccinata sviluppa gli anticorpi contro un determinato virus, in questo caso Sars-CoV-2. Questo non significa che non si viene infettati, ma che in caso ci si imbatta nel virus gli anticorpi sono in grado di riconoscerlo e poi eliminarlo. Quindi, non si sviluppa la malattia. In altre parole, il virus entra nel naso e nella gola, ma non ha il tempo di replicarsi sufficientemente in modo da causare la malattia».


Se nonostante il vaccino il virus può effettivamente entrare nella gola e nel naso, allora è possibile che possa poi essere trasmesso anche agli altri?
«No. Sarebbe una cosa molto improbabile. O almeno è così per gli altri vaccini che usiamo ormai da tantissimo tempo. Perché per diventare contagiosi è necessario che il virus si replichi un certo numero di volte. Se non lo fa perché si è vaccinati, di conseguenza né si sviluppa la malattia né si diventa contagiosi».


In teoria questo dovrebbe valere anche per i vaccini anti-Covid?
«In teoria sì, anche se non ne abbiamo la certezza visto che si tratta di un vaccino nuovo».


Allora perché è prevista la quarantena anche per le persone vaccinate qualora entrano in contatto con persone risultate positive al virus?
«Forse in questa primissima fase va pure bene essere molto prudenti e quindi estendere la quarantena anche alle persone vaccinate. Ma presto potrebbe diventare una misura inutile e per certi versi insensata. Se infatti abbiamo deciso di vaccinare per primi gli operatori sanitari perché abbiamo bisogno di loro, che senso avrebbe metterli in quarantena ogni volta che entrano in contatto con una persona positiva al virus? In questo modo, ad esempio, rischiamo di rimanere senza personale negli ospedali».


Come faremo ad avere la certezza che le persone vaccinate non possono trasmettere il virus?
«Per questo abbiamo bisogno di tempo e di più studi. Cioè esattamente quello che stiamo facendo ora. Se infatti in questa primissima fase ci basta sapere che il vaccino è efficace nel prevenire la malattia, il prossimo passo consisterà nel lavorare per capire se chi è vaccinato può trasmettere il virus agli altri o meno. Per farlo abbiamo bisogno di fare un attento monitoraggio: verificare innanzitutto la presenza del virus nel naso e nella gola dei vaccinati, e studiarne le quantità. L’ipotesi più probabile è che il virus, nonostante sia presente nel naso e nella gola di una persona vaccinata, lo sia in quantità talmente basse da non essere trasmissibile agli altri».


Lo stesso discorso vale anche per le persone che hanno già avuto la malattia?
«Sì. A parte rarissimi casi di re-infezione riportati in letteratura, che riguardano per lo più soggetti asintomatici, chi ha già sviluppato la malattia precedentemente non dovrebbe poi essere contagioso dopo».


Se il vaccino non impedisce di contagiare gli altri, avrebbe comunque senso procedere con una somministrazione di massa?
«Certo. Su questo dobbiamo essere chiarissimi: il vaccino è fondamentale per uscire da questa emergenza. Il suo obiettivo primario è di impedire la malattia e i vaccini che stiamo usando attualmente lo fanno al 95 per cento. Il vaccino quindi è uno strumento salva-vita a prescindere. Non dobbiamo dimenticarlo mai».
 

Ultimo aggiornamento: 06:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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