Domenica, maledetta domenica: urlato, l’umore nero della cantante, ci ricordava con la sua melodia che il giorno di festa non sempre di festa è.
Dapprima confermato il provvedimento della domenica ecologica avrebbe azzerato spiragli di mobilità controllata, di agognata normalità. Poi, è arrivato il marcia indietro, un calibrato dietrofront che toglie di mezzo un vincolo pesante e vissuto come inutilmente arcigno. Zona rossa per Roma, per il Lazio, come da decreto del governo, ma senza domenica ecologica. Un piccolo sollievo nei confronti di una città che sta pagando cash il prezzo altissimo di una crisi micidiale. Orizzontale. Nelle stanze del sindaco Raggi, stavolta, si è accesa la lampadina del buon senso. Auspicabile una sequenza di repliche. Ma tra gli auspici deve trovare posto anche quello di un rinnovato appello alla responsabilità individuale e collettiva di fronte alla pandemia. Il virus dilaga e ogni distrazione, persino la più innocente, può costare un prezzo insopportabile.
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