Luca Varani, l'ex fidanzata Marta Gaia: «Oggi avresti compiuto 30 anni, avrei cercato di salvarti se avessi saputo»

Lunedì 23 Gennaio 2023
Luca Varani, l'ex fidanzata Marta Gaia: «Avrei cercato di salvarti se solo l'avessi saputo»

Oggi avrebbe compiuto 30 anni Luca Varani, ucciso a Roma nel quartiere Collatino durante un festino di alcol e droga: venne seviziato per ore, fino a morire. «Varani era stato reso inerme ma non era incosciente, era capace di percepire le sofferenze che gli sono state imposte, in un’agonia di oltre due ore. Una morte lenta e atroce.

Si è toccato l’abisso umano» ha detto nella sentenza il sostituto pg della Cassazione il 3 luglio 2019, quando è arrivata la conferma della condanna a 30 anni di carcere per Manuel Foffo, unico imputato rimasto per l'omicidio. In quell'appartamento c'era anche il pr Marco Prato, organizzatore di eventi della movida gay di Roma. Ma per lui non ci fu mai un processo perché si uccise in carcere a poche ore dalla prima udienza.

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Marta Gaia, il post sui social

E proprio il giorno in cui avrebbe compiuto 30 anni, l'ex fidanzata Marta Gaia lo ricorda con un post su Facebook: «Oggi è uno di quei giorni dove sarebbe meglio passare a domani. Ci siamo conosciuti a 14 anni, eravamo della stessa annata: 1993. Ed oggi avresti compiuto 30 anni. O meglio, avresti dovuto compiere 30 anni. Al di là delle nostre vite che ad un certo punto si sono interrotte brutalmente, così, ti avrei voluto bene sempre, nonostante tutto. Tu eri un’anima buona, e tutto questo non è mai stato giusto. Non è questo quello che avrei bisogno di dirti, e lo sai. C’è tanto altro di più. Sono passati quasi 7 anni, ho un’altra vita, un altro amore, un altro futuro a cui pensare. Ma la gente ancora, quando mi incontra mi dice «Ma tu sei…….», «sì». Come se la mia vita fosse ferma lì, come se tutto si riducesse al tuo nome.

Ad oggi, ci saremmo conosciuti per metà delle nostre vite, ma così non è stato. Luca, volevo semplicemente farti gli auguri. Come quando ai tuoi 18 anni sono passata sotto casa tua e non te l’ho mai detto, perché in quel periodo non stavamo insieme e siamo diventati maggiorenni l’uno senza l’altra. Ed ora diventeremo trentenni nello stesso modo. Non c’è giorno che passi in cui io non pensi a te, ma solo perché ancora non riesco a darmi pace che tu non sei più qui ad illuminare il mondo con i tuoi splendidi occhi ridenti. Non riesco ancora a venirti a trovare, perché mi sembra ingiusto ed impossibile pensare che ogni anno io ne compio uno in più e tu ne avrai per sempre 23.
Avrei cercato di salvarti in ogni modo, se solo l’avessi saputo. Tutti i giorni penso che se avessi avuto la stessa testa di adesso, lo stesso coraggio, t’avrei preso e ti avrei detto “Non preoccuparti di nulla, si risolve tutto”.

T’avrei detto che pure se sta’ vita è na merda e sto’ mondo è ingiusto, te meritavi un posto in cui non te saresti sentito sbagliato. Che non dovevi dimostra’ a nessuno chi eri, perché te sei stato tutto per me. Te potessi parla’ adesso, te direi che me manchi, me manca parla’ con na’ persona e non sentimme giudicata, sentimme capita, e non la solita scema che se lamenta de tutto, che a noi oltre all’amore, c’ha legato il dolore. Ma io ero troppo impegnata a guarda’ il mio pe’ capì che te stavi a sprofonda’, ma non l’hai fatto capì a nessuno, perché eri troppo abituato a fa’ a modo tuo. Io però ancora non ho capito perché Luca mio. E non me do pace. Comunque doveva andare così. Ma era meglio se rimanevi qui con chi t’ha voluto bene veramente. Oggi t’avrei mostrato la mia vita, e te m’avresti detto «e brava Marta, te lo sei meritata» e l’avresti detto veramente, senza invidia. E mi avresti detto «te meriti una persona che te fa’ felice». E m’avresti abbracciata forte. Caro Luca, “Muore giovane chi è cari agli dei”».

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