Picco di nuove imprese, Roma trascina il Lazio: prima Regione in Italia

In città aperte oltre 8mile imprese a fronte delle 6.982 che hanno chiuso

Sabato 29 Aprile 2023 di Fernando M. Magliaro
Picco di nuove imprese, Roma trascina il Lazio: prima Regione in Italia

Tre mesi incoraggianti: i dati economici del Lazio e di Roma pongono la Regione al primo posto per vitalità delle aziende. L'Italia ha saldo negativo, il Lazio e Roma positivo.
Unioncamere - cioè l'Unione italiana delle Camere di commercio - ha diffuso i dati economici sull'andamento, nel primo trimestre di quest'anno, delle nuove aperture e chiusure delle imprese.

A livello nazionale, si registra una diminuzione di 7.443 aziende rispetto al primo trimestre 2022 pari a un meno 0,12%.

I RECORD
Ma, al contrario del resto dell'Italia, Roma ha registrato 8.394 nuove iscrizioni contro 6.982 cessazioni con una differenza positiva di 1.412 nuove imprese il che porta il tasso di crescita a un più 0,31% facendo quindi segnare a favore della Capitale sia il record nazionale di nuove aziende come valore assoluto sia il miglior tasso di crescita in termini percentuali.

Ovviamente il riflesso di questa performance dell'economia della Città Eterna si riverbera direttamente anche a livello regionale: il Lazio è la prima regione italiana sia per tasso di crescita delle imprese (+0,19%), sia per saldo attivo: +1.157 (10.864 le iscrizioni a fronte di 9.707 cessazioni).
A tirare la volata a Roma è il settore delle costruzioni e quello dei servizi alle imprese, in particolare la vigilanza privata.

Soddisfazione da parte del presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti: «Pur in una situazione economica generale complessa e difficilmente prevedibile, soprattutto a causa del perdurare del conflitto russo-ucraino e della dinamica al rialzo dei tassi di interesse portata avanti dalla Bce, i dati diffusi oggi dalla rilevazione di Unioncamere/Infocamere confermano una tenace dinamicità del nostro tessuto produttivo e una diffusa capacità delle imprese di adattarsi alle nuove esigenze e alle mutate condizioni del mercato economico. Roma, nel primo trimestre di quest'anno, con un saldo positivo di 1.412 imprese, è la città che ha fatto meglio a livello nazionale e questo ci deve indurre a un certo ottimismo e a insistere nelle azioni di supporto al tessuto produttivo locale».

LE INCOGNITE
Ovviamente non è tutto rose e fiori. I problemi non mancano: «La situazione economica resta molto complessa - spiega ancora Tagliavanti - soprattutto a causa del rialzo dei tassi d'interesse che mettono in seria difficoltà molte imprese, specie quelle medio-piccole che costituiscono la spina dorsale del nostro sistema produttivo. Ma il tessuto produttivo locale, nel suo complesso, tiene bene e lo dimostrano non solo i dati odierni, ma le ottime performance messe a segno, recentemente, dalle nostre imprese sul fronte delle esportazioni e dell'occupazione. Se queste tendenze riusciranno a diventare strutturali, magari con il pieno utilizzo delle risorse del Pnrr e con i grandi eventi come il Giubileo 2025 e, speriamo, Expo 2030, Roma potrà tornare su un solido percorso di crescita e sviluppo».

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