Gli occhi umidi di Virginia. Il sorriso professorale di Roberto, «ma era emozionato». Ore 11, cambio della guardia in Campidoglio: Raggi, che approdò sotto la Lupa nel 2016 a bordo di una micro Twizy, la Renault elettrica, lascia sulla berlina grigia della scorta. Col nuovo sindaco Gualtieri parlano per quasi un'ora, si affacciano a favore di flash sul balconcino al primo piano di Palazzo Senatorio, vista mozzafiato sulle rovine dei Fori.
Roma, Gualtieri si insedia: incontro con Raggi. Giunta, idea Sinibaldi
Gualtieri sindaco, il piano per pulire la città: 5 nuovi siti sul Gra e straordinari ai netturbini
Grazie a tutte e a tutti. Inizia una nuova stagione per Roma. Al lavoro! pic.twitter.com/2w8RW91WPd
— Roberto Gualtieri (@gualtierieurope) October 21, 2021
Gualtieri nuovo sindaco di Roma, l'insediamento
Gualtieri non avrebbe voluto parlare, ha fretta di mettersi al lavoro, fino a ieri sera non erano previste dichiarazioni. Invece spuntano due microfoni, perché l'ormai ex sindaca ci teneva a un ultimo saluto istituzionale e viene accontentata. In questa cerimonia da passaggio di consegne stile Palazzo Chigi, in cui manca solo la campanella, Raggi sorride. Con un sorriso che sembra svelare un po' un sollievo - «arrivare viva alla fine di questo mandato sarebbe un successo», confidava a dicembre 2017, quando già mille grane politiche e giudiziarie erano deflagrate nel Campidoglio che fu grillino – e sembra sincera quando dice: «Faccio i miei migliori auguri a Gualtieri». La tensione della conferenza stampa della debacle sembra scivolata via. Forse resta solo un pizzico di nostalgia. «Fare il sindaco è il mestiere più bello e complesso. A livello umano e politico è un'esperienza piena. Io sono stata onorata di guidare per 5 anni questa città, la più bella del mondo. Consegno con grande senso delle istituzioni la città nelle mani del nuovo sindaco».
Gualtieri la ringrazia «per il lavoro di questi anni e ora inizia fase...» (tutti si aspettano che dica: “nuova”, invece è molto understatement): «Una fase per me intensa e appassionante». Il neo-sindaco parla poco, non indossa nemmeno la fascia tricolore per i fotografi, appunto perché «ora mi metto subito a lavoro, ci sarà tempo di comunicare». Dice solo: «Sono onorato finalmente di assumere questo ruolo cui dedicherò tutto mio il impegno e la mia passione». Del colloquio con Raggi svela quasi nulla: «Abbiamo parlato dei dossier più importanti», dall'Expo alla pulizia della città. «Ora inizierà per me il lavoro».
GLI STAFF
Sotto la statua di Giulio Cesare e nei corridoi con la guida rossa, si consuma un po' anche il cambio della guardia degli staff, il vecchio e nuovo. Sembrano emozionati i comunicatori della grillina, il portavoce Teo Fulgione, cronista dell'Ansa per tutti e 5 gli anni di mandato al fianco di Virginia, il vice Davide Muscillo. Torna in Campidoglio invece Luigi Coldagelli, era qui ai tempi di Veltroni, lo affianca Dario Borlandelli, uomo-ombra del nuovo primo cittadino. I vigili urbani fumacchiano intorno al Marc'Aurelio, con l'aria di chi, come la statua, c'era prima, c'è oggi, e ci sarà.