Più controlli delle forze dell'ordine, per far sentire forte la presenza dello Stato sul litorale romano. Ma soprattutto una presenza fisica delle istituzioni, a Ostia e nelle aree limitrofe: lì dove sono esplose quattro bombe carta in cinque giorni - da Fiumicino a Dragona - contro attività commerciali, in particolare ristoranti. A settembre arriverà poi un consiglio municipale straordinario, con la partecipazione dei vertici di Prefettura e Campidoglio, della cittadinanza e delle forze sociali e produttive locali, nel quale in sindaco illustrerà «i progetti che saranno realizzati sul territorio». Dal comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza di ieri - convocato alla vigilia di Ferragosto dal prefetto di Roma, Lamberto Giannini - arriva la risposta agli ultimi episodi: al termine di «un'analisi della situazione» messa a punto per «definire le più efficaci linee di intervento e le strategie d'azione» sul litorale. «Conosco bene la situazione e già da allora abbiamo lavorato molto, anche sul racket delle occupazioni abusive degli immobili nell'area di Ostia - dice il ministro dell'interno, Matteo Piantedosi, in un'intervista al Messaggero - Questa è una grande piazza di spaccio. Non escludo di partecipare personalmente al vertice che il prefetto e il sindaco hanno preannunciato».
LE RISPOSTE
Alla riunione - preceduta da un confronto tra il prefetto e il procuratore aggiunto Michele Prestipino - hanno partecipato il sindaco Roberto Gualtieri (collegato in video), il vicario del questore, Francesco Rattà, il comandante provinciale dei carabinieri, Marco Pecci, il vicecomandante provinciale della guardia di finanza, Francesco Ruis, l'assessore capitolino al turismo, Alessandro Onorato, il vice comandante della polizia locale, Stefano Napoli, il vicepresidente del X Municipio, Valentina Prodon, il direttore della polizia locale della Città metropolitana, Maria Laura Martire e il vice capo del centro operativo della Dia, Francesca Mellea.