Ancora violenza e tre rapine sempre a danni di minori.
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NELLO STABILIMENTO
Una rapina particolarmente feroce dove il ragazzo fu isolato dalla sua comitiva, accerchiato e picchiato a sangue. La vittima aveva cercato di farsi dare indietro una catenina d’oro rapinata qualche giorno prima ad un suo amico. Ma nello stesso provvedimento, inoltre, al 18enne viene contestata anche un’altra rapina che ha causato lesioni alla vittima commessa a distanza di qualche giorno dalla precedente, ai danni di un altro 20enne, sul lungomare di Ostia, nei pressi dello stabilimento balneare “Hakuna Matata”. Non solo, il diciottenne deve rispondere dei reati di ricettazione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività attuale dei militari è scaturita da un’altra operazione, eseguita il 5 agosto dello scorso anno sempre dai carabinieri della compagnia Roma Eur, per la quale i giovani vennero arrestati in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip presso il Tribunale per i Minorenni, poiché ritenuti autori di un grave pestaggio avvenuto ai danni di alcuni minorenni. All’epoca dei fatti, una delle vittime fu anche derubata di una collana in oro. Durante l’esecuzione di quella misura restrittiva, i Carabinieri hanno trovato i cellulari degli arrestati.
LE TELEFONATE
Proprio grazie agli accertamenti tecnici eseguiti sugli apparati è stato possibile risalire alle due rapine oggetto della più recente ordinanza di custodia cautelare. Le rapine sono state compiute rispettivamente il 3 luglio 2019 in piazzale San Pietro e Paolo, e il 13 luglio dello stesso anno sul lungomare di Ostia. L’indagine ha permesso di evidenziare il coinvolgimento del 18enne anche in un’attività di spaccio di droga, per la quale il giovane utilizzava una scheda telefonica intestata a terzi, inserita nel cellulare oggetto della rapina del 13 luglio.