Festini proibiti, scatti osé e ricatti nel pieno centro di Roma: un’adolescente costretta a spacciare dopo avere partecipato a un party a base di alcol e droga, durante il quale le sarebbero state scattate alcune fotografie erotiche.
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La denuncia
I fatti risalgono allo sorso novembre. La ragazzina ha raccontato che il titolare della creperia, dopo l’orario di chiusura imposto dalle normative anti-contagio, avrebbe organizzato delle feste in una stanza del locale non accessibile alla clientela, che la ragazza ha descritto come una sorta di scantinato. «Oltre a me c’erano altre ragazze giovani», avrebbe raccontato la sedicenne. Durante i party illegali giravano alcolici e stupefacenti, principalmente hashish e marijuana.
La minaccia
La minorenne ha detto di avere i ricordi molto confusi su una delle ultime feste e di essere sprofondata in un incubo il giorno successivo. Era fine novembre, la giovane era tornata nel locale. E il titolare avrebbe tirato fuori il cellulare e le avrebbe mostrato alcune fotografie che la ritraevano svestita e in pose molto provocanti e compromettenti. Poi, il ricatto: «Se non accetti di spacciare per me faccio girare queste immagini». L’adolescente ha detto agli inquirenti di essersi spaventata e di avere accettato per timore che quegli scatti venissero messi sul web, o fatti girare in chat, e raggiungessero amici, compagni di classe, professori, genitori.
Lo spaccio
La sedicenne, quindi, avrebbe iniziato a spacciare alcune dosi di hashish. Non ha saputo dire se anche altre ragazze si trovassero nella stessa condizione. Il ricatto sarebbe andato avanti per qualche mese, almeno fino a un paio di settimane fa, quando la giovane ha deciso di denunciare. Ieri nel locale è scattata un’ispezione della Polizia e sono state trovate alcune dosi di hashish. Per il momento l’unica ipotesi di reato a carico del ventottenne è detenzione di stupefacenti, ma gli agenti del commissariato Prati hanno anche sequestrato il suo computer e il suo cellulare. Nei dispositivi verranno cercate le tracce del ricatto: video e fotografie. La storia, comunque, è ancora tutta da verificare e l’esito delle ricerche non è scontato: la giovane ha detto che dopo avere acconsentito a spacciare per alcune settimane avrebbe ottenuto la cancellazione delle immagini compromettenti. «Le ha cancellate davanti a me», avrebbe raccontato agli investigatori. Recuperarle potrebbe non essere semplice.
michela.allegri@ilmessaggero.it