Su Telegram prosegue il tam-tam: «Venite a Roma con tutti i mezzi che potete» e gli utenti rispondono: «Ci saremo anche a piedi, anche con le auto, peccato non avere un camion, un trattore o un camper sarebbe stato più facile bloccare tutto». Ma il “Convoy”, sul modello francese si sta organizzando, con ogni mezzo. Le intenzioni, infatti, sono chiare: il popolo No vax punta a replicare quanto accaduto sabato pomeriggio a Parigi, paralizzando il centro, piazza Venezia e l’area intorno al Circo Massimo.
Roma, le sfide dei No vax nelle vie della movida: anche i party privati per evitare i divieti
Si punta, piuttosto, a paralizzare la città con luoghi di concentrazione diversi, scaglionati per zone e orari, rivelati all’ultimo minuto, fino a farsi sentire sotto al Parlamento. Arrivare fin lì vorrebbe dire mandare un segnale ben preciso per “cellule” dormienti: ossia che la «scintilla» della rivolta è stata accesa. Evitare scontri, ma fare vedere che si è in tanti, che il Parlamento è «a portata di mano», sarebbe già un successo. Insomma, la strategia del movimento anti-governativo è quella di mandare in tilt i controlli, che pure ci saranno e in maniera massiccia (da giorni polizia e carabinieri sono schierati ai caselli autostradali e sulle consolari, già dalla notte sono stati approntati una sorta di check-in in entrata su Roma, chiuse le aree di sosta, sorvegliati anche metro e capolinea dei bus), giocando sull’organizzazione di singoli gruppetti pronti a muoversi a scaglioni e da diverse zone non solo della Capitale ma anche da diverse Regioni, in primis dall’Umbria e dalla Toscana.
BANCO DI PROVA
Motivo per cui proprio il Questore a fronte dell’ultimo comitato per l’ordine e la sicurezza tenutosi in Prefettura ha firmato ieri l’ordinanza che dispone la security. L’area intorno al Circo Massimo sarà «sorvegliata speciale», saranno rimossi i cassonetti e tutti i cestini porta rifiuti analogamente alle vetture in sosta su via del Circo Massimo, via dei Cerchi, via dell’Ara Massima di Ercole, piazzale Ugo La Malfa, via della Greca e piazza della Bocca della Verità. In campo ci saranno più di mille agenti e militari delle forze dell’ordine mentre è stato disposto anche l’uso di un elicottero. Nei piani dei manifestanti c’è anche l’obiettivo di “occupare” fisicamente il Circo Massimo accampandosi nell’area e dare vita a quella che il leader Nicola Franzoni (che si attesterà ai margini di Roma dal momento che ha un foglio di via) vagheggia come «una resistenza a oltranza».E se oggi Roma si bloccasse, domani quando a scendere nell’arena sarà la “Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali (Fisi)” a difesa della Costituzione e contro le attuali politiche governative del lavoro e della scuola, ad aggiungersi alla protesta potrebbero essere anche i camionisti. Uno scenario, tuttavia, che cozza contro i numeri - scarsi - di chi ha aderito alle ultime manifestazioni No vax nella Capitale. La giornata di oggi, dunque, sarà il banco di prova.