Un inferno di fuoco e fumo. La Capitale brucia ancora e ancora nel quadrante nord. Ieri il primo allarme è scattato alle 14 alla Pineta Sacchetti. Poi il vento ha fatto il resto: la linea del fuoco ha camminato veloce e inesorabile per 50 ettari verso l’Aurelio e poi ancora più a nord, verso il parco del Pineto alla Balduina. Minacciando case, condomini, case di riposo, centri sportivi e conventi. Nel tardo pomeriggio si è aperto un altro fronte a sud della città, verso il litorale e poi ancora ai Castelli romani.
IL PARCO DEL PINETO
I vigili del Fuoco hanno tentato di contenere il fuoco ma già poco dopo le 15 dalle finestre delle palazzine di via dei Laterizi, a una manciata di metri da uno degli ingressi della Pineta Sacchetti, i residenti hanno visto l’avanzata delle fiamme. Con la paura che arrivassero fino alle abitazioni sono scesi in strada riempiendo bacinelle e secchi d’acqua in attesa bagnando balconi e giardini in attesa dei soccorsi: «Abbiamo chiamato più volte ma i camion dei vigili del Fuoco tardavano. Era troppo pericoloso e siamo tutti usciti fuori dalle nostre case» racconta Letizia Bianchini residente di via Laterizi.
Mentre il fuoco ha continuato ad avanzare bruciando ettari di verde prima verso l’Aurelio e poi raggiungendo il Parco del Pineto, nel cuore della Balduina. Anche qui, in attesa dell’arrivo dei vigili del Fuoco, i residenti hanno tentato di mettere in sicurezza giardini condominiali e terrazzi con irrigatori e innaffiatori. Fino a quando le fiamme sono avanzate altissime a ridosso delle palazzine. In soccorso, sono arrivati carabinieri e agenti della polizia che hanno disposto la chiusura di tre strade (via Papiniano, via Proba Petronia e via Appiano). E sollecitato l’evacuazione di sette palazzine. Gli anziani e gli infermi sono stati scortati e messi in sicurezza. Sul posto sono arrivati anche i sanitari del 118. I residenti sono corsi in strada mettendo in salvo cani e gatti. Quando la situazione, intorno alle 18, sembrava ormai sotto controllo le fiamme hanno invece ripreso vigore nel parco della Protezione Civile di via Papiniano.
A quel punto, gli elicotteri attivati per l’emergenza della Pineta Sacchetti sono stati dirottati verso il quadrante tra Aurelio e Balduina: si sono riforniti di acqua dalle piscine dei vicini circoli sportivi per poi “scaricare” a ridosso del rogo e contenere il propagarsi delle fiamme. Mentre tra i residenti, c’è chi si è organizzato per trascorrere la notte da parenti e amici: «L’aria è irrespirabile da ore, le nostre case erano circondate dal fuoco. E poi ho ancora troppo paura» spiega Francesca Daino, residente in via Papiano: «Non voglio dormire qui, con la paura che l’incendio riprenda nella notte».
SENZA MEZZI
In serata è intervenuto Roberto Gualtieri, sindaco di Roma: «È un incendio preoccupante e vasto, con inneschi multipli, anche se ora ci saranno le indagini per verificare la possibile natura dolosa» ha commentato al termine di un sopralluogo prima alla Pineta Sacchetti e poi alla Balduina. Mentre resta altissima l’attenzione in tutte le zone a rischio nella Capitale. E si accelera sull’aumento di uomini e mezzi per fronteggiare l’emergenza incendi. Secondo i dati della Protezione Civile, rispetto allo scorso anno infatti il numero dei roghi è già triplicato: da giugno sono stati registrati 1750 roghi contro i 400 del 2021. Ecco perché sul tavolo è già pronto un piano di potenziamento della squadra dei soccorsi. Nei prossimi giorni verrà attivata una task force di vigili del Fuoco e volontari della Protezione Civile. Nello specifico, saranno schierate dodici squadre in più per un totale di sessanta uomini in più. Per ogni squadra, verrà assicurato equipaggiamento e l’attivazione dell’autobotte: una prima misura urgente e necessaria per contenere l’ emergenza.