Spedizioni punitive da organizzare tra ragazze, video di pestaggi violenti scambiati nelle chat, veri e propri appelli a scendere in strada e combattere in gruppo. Tra le baby gang che negli ultimi anni si sono spartite i quartieri della Capitale, protagoniste di risse di massa nel cuore della città, non ci sono solo quelle composte da ragazzini.
L'incontro
La ragazzina chiede a un'amica «se conosce qualche ragazza della banda 17», che ha giurato vendetta. I baby bulli, infatti, in base ai quartieri di appartenenza, si riuniscono in gruppi di picchiatori che imitano i nomi delle spietate gang sudamericane. Il fidanzato della ragazzina fa parte dei «18», acerrimi nemici dei «17». L'amica risponde che non conosce nessuna in quel gruppo. «Amo dovemo mette in mezzo un po' de pischelle», dice la minore. L'amica risponde che ci penserà lei «a trovare altre ragazze per l'incontro che avverrà il martedì, mercoledì e il sabato successivo», cioè 4, 5 e 8 maggio 2021. Anche le ragazze si organizzano per vedersi e picchiarsi. Gli agenti della Mobile sottolineano che la ragazza è spaventata «per un eventuale scontro fisico con le ragazze appartenenti alla banda 17» e, soprattutto, organizza una controffensiva. «Me sa che se stamo a mette contro le 17, perché stanno a rompe npo' er c...». La leader dice poi che se la banda rivale inizia a infastidire il suo ragazzo - il protagonista del pestaggio -, «non credo che sto bona».
Le regole
Le ragazze sono anche nella chat «Dai bosss», insieme ai compagni, nella quale vengono organizzati regolamenti di conti. E sono sempre le ragazze le protagoniste di una delle regole delle gang: bisogna sempre vendicare le fidanzate dei componenti del gruppo. Un'altra regola è che non si picchiano ragazzini che hanno problemi di salute. Ed è proprio per questo che i componenti della banda «18» finiscono nel mirino dei rivali: hanno infranto uno dei comandamenti.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout