Erano diventati il terrore dei bancomat e delle casse continue non solo di Roma, ma anche della provincia. Adesso con l'arresto del capo della banda, la storia potrebbe improvvisamente cambiare. Di origine sinti, S.H. ha 33 anni e ieri sera è stato fermato dai carabinieri del gruppo Frascati, dovrà rispondere di furto aggravato, procurata evasione, ricettazione, detenzione di esplosivi.
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Non finisce qui, perché durante l'attività di identificazione, si è scoperto che sull'uomo pendesse un mandato di cattura europeo, emesso in Francia. Tutti gli atti sono stati, così, inoltrati alla Corte d'Appello, in attesa dei successivi sviluppi, pendendo sull'arrestato una richiesta di estradizione oltralpe. In casa S.H. aveva ricetrasmittenti e due dispositivi Jammer, usati per evitare - inibendo le frequenze - di essere intercettato, un verricello elettrico con cavo in acciaio per trainare i bancomat, un martello demolitore a batteria, passamontagna e attrezzi per lo scasso.
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L'uomo sarebbe stato tradito dai vestiti indossati che, essendo sempre gli stessi hanno consentito ai militari di individuarlo. Grazie ad una minuziosa attività investigativa, i carabinieri sono riusciti a risalire alla base operativa che era anche l'abitazione di S. H. In totale, dalla banda sono stati svaligiati sette bancomat, un centro commerciale, quattro vetture, uno scooter ed un carroattrezzi. A complicare i piani degli investigatori, anche la fuga dal carcere di due uomini parenti dell'arrestato, Duvad Zukanovic e Lil Ahmetovic, il 16 giugno scorso, trovati il pomeriggio successivo a Cascina, in provincia di Pisa.
I due nella fuga, che in linea teorica era destinata all'estero, erano stati aiutati proprio da S.H. che aveva fornito loro due auto rubate e precedentemente utilizzate per i colpi. Il sostegno si era rivelato, tuttavia, controproducente perché è stato grazie alle targhe, già conosciute, che gli inquirenti hanno rintracciato gli evasi, arrestati al termine di un inseguimento tra l'autostrada A1 e le arterie toscane. Convinti di aver seminato i carabinieri, i due avevano abbandonato la vettura e proseguito a piedi, salvo invece essere braccati.