Roma, allarme stupri in Prefettura: arriva una mappa dei pericoli. Tra i quartieri meno sicuri anche Primavalle

Si va verso un aumento dei controlli e delle telecamere

Mercoledì 5 Ottobre 2022 di Alessia Marani e Camilla Mozzetti
Roma, allarme stupri in Prefettura: arriva una mappa dei pericoli. Tra i quartieri meno sicuri anche Primavalle

Come in un film già visto. Dopo la raffica di violenze contro le donne (ma sabato notte anche un giovane studente fuori sede ha denunciato di essere stato rapinato e abusato da tre uomini, forse nordafricani a San Lorenzo) torna a riunirsi oggi in Prefettura un tavolo tecnico tra le forze dell’ordine e alla presenza dell’assessore alle Attività produttive Monica Lucarelli.

Il vertice si terrà subito dopo il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Tavoli simili si erano già insediati cinque anni fa dopo un’altra sequela di stupri e all’epoca venne varato un piano che prevedeva un rafforzamento dei pattugliamenti nelle zone ritenute a rischio - compresi parchi e ville storiche - e, soprattutto, l’implementazione del sistema di videosorveglianza in città. Le zone dopo cinque anni restano quelle: dall’area della stazione Termini a Castro Pretorio, da San Lorenzo a Villa Gordiani. Non solo. Si era stabilito che le strutture ricettive e i Municipi, con l’aiuto di Campidoglio e Regione, avrebbero dovuto lanciare una campagna di sensibilizzazione e prevenzione, con brochure e l’attivazione di numeri dedicati, mirati a fornire indicazioni per non incorrere in brutti incontri. Anche i tassisti avevano offerto un loro contributo: tariffa scontata del dieci per cento per le donne sole in orario notturno. Fatti realizzati o parole al vento? Oppure qualcosa è ancora in cantiere e non è stato ultimato? E, in caso, perché? Oggi il prefetto Matteo Piantedosi, con tutta probabilità, farà il punto anche su questo, tenuto conto che i fondi per il raggiungimento dei target erano già stati appositamente stanziati. Il vertice sarà occasione, inoltre, per metter a regime un nuovo piano d’azione, con il Questore e carabinieri per intervenire sulle situazioni più allarmanti. Da qui la richiesta di una mappatura di quelle zone in cui violenze tentate o consumate si sono verificate negli ultimi mesi e dove, potenzialmente, ci sono ancora in giro maniaci seriali. 

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LA MAPPA

Quanto accaduto venerdì alle 23.30 in via Valignano, alla Garbatella, dove una 54enne è stata pestata, rapinata e violentata mentre saliva in auto da un uomo che indossava guanti in lattice, d’altronde rappresenta la perfetta sintesi di quanto non ha funzionato: zero telecamere, fronde degli alberi che oscuravano la luce dei lampioni, la presenza del commissariato a cento metri, la cui presenza di per sé non è stata un deterrente. Anche qui si cerca un nordafricano. «Mancano gli agenti, la coperta è sempre corta, i mezzi spesso non sono adeguati - dice Fabio Conestà, del Mosap - e quello che si riesce a fare di buono lo si deve quasi esclusivamente all’abnegazione di chi è in prima linea». Ma quali sono i luoghi della città in cui le donne (e non solo) rischiano di più a girare sole? Termini, Castro Pretorio, Piazza Vittorio e San Lorenzo restando nel Centro senza dimenticare però Garbatella, Testaccio e Trastavere. Quest’ultimi - analogamente all’area di piazza Bologna - restano attenzionati per il “link” con la movida notturna. In periferia, considerati anche i reati compiuti, si annoverano Torpignattara, Tor Bella Monaca, Primavalle ma anche Corviale, San Basilio, Prenestina e Magliana. 

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